Il danno maggiore che ha fatto la burocrazia è di non far funzionare con efficienza l’organismo, che rende dieci e costa cento. Perché? Perché è malato. Ma non c’è nessun medico che si è sbracciato per dargli la giusta terapia. Cosicché, la malattia peggiora e il danno per cittadini e imprese aumenta considerevolmente.
A monte della burocrazia, vi è un legislatore astruso e incompetente, che scrive norme incomprensibili, in palese violazione della legge 400/88, la quale prescrive tassativamente la chiarezza dei testi normativi.
Non è un caso che le leggi siano scritte in maniera ingarbugliata, perché consentono controversie di tutti i tipi, di cui beneficia la categoria degli avvocati, e ritardi di tutti i tipi perché i ricorsi alla magistratura, amministrativa e ordinaria rallentano fino a fermare tutti i procedimenti, non per colpa propria.
Se il territorio italiano è in queste disastrose condizioni, la responsabilità è interamente del ceto politico e di quello burocratico. Infatti, Regioni e Comuni che dovrebbero effettuare opere di risanamento idrogeologico, non l’hanno fatto. Peggio, hanno rilasciato concessioni per cementificare dove non si doveva.
Il Ceo di Ernst & Young (una famosa società internazionale di revisione e organizzazione di aziende pubbliche e private), Mark Weinberger, ha dichiarato una santa verità: “La tassa peggiore è la burocrazia”. Fa sorridere che siano gli stessi burocrati a dire che la burocrazia è il cancro dell’Italia, come se essa fosse disgiunta da loro stessi, come se la burocrazia albergasse nella stratosfera mentre i burocrati, poverini, che stanno con i piedi a terra e straguadagnano, non c’entrassero nulla.
La drammatica situazione dell’occupazione e dell’economia italiana ha messo con le spalle al muro ceto politico e ceto burocratico. Ma entranbi resistono a tagliare tutto il superfluo e continuano a godere privilegi come se nulla fosse. Non hanno capito che i tempi degli sperperi sono finiti, perché è urgente utilizzare la spesa pubblica per investimenti e non per pagare magnacci, parassiti e speculatori.
Ribadiamo che è indispensabile un ribaltamento del comportamento di quei politici e burocrati bravi e onesti, che mettano in funzione gli anticorpi delle loro categorie per debellare la grave malattia dei loro colleghi infingardi e corrotti, da espellere fuori dal consesso.