Catania – Concorrenza sleale e sub-affitti le piaghe dei mercati cittadini

CATANIA – Regole certe e uguali per tutti, lotta all’abusivismo e organizzazione. Sono le richieste che gli operatori regolari del mercato storico di piazza Carlo Alberto hanno avanzato all’assessore alle Attività produttive Angela Mazzola, chiedendo all’amministrazione di programmare alcune azioni per tentare di regolamentare la Fiera, segnalando le necessità di chi, provvisto di regolare licenza e di posto assegnato, è costretto a scontrarsi con la concorrenza sleale operata, in primo luogo, dai commercianti abusivi.
“Sono oltre la metà di noi regolari – spiega Salvatore Pricoco, rappresentante di una parte degli esercenti  – che vendono ogni tipologia di merce, applicando prezzi che chi paga le tasse non può applicare. Io vendo una caffettiera a 10 euro – prosegue– mentre, chi non paga tasse, Iva e suolo pubblico, può venderla serenamente alla metà del prezzo, tanto guadagna lo stesso”. Un problema, quello della concorrenza sleale, condiviso da tutti gli operatori in regola, che chiedono anche che venga contrastato il fenomeno del subaffitto del posto al mercato. E che si che si sono rivolti al consigliere comunale di Catania Futura, Carmelo Coppolino, per ottenere un colloquio con l’assessore Mazzola.
“Sono convinto che sia possibile trovare una soluzione –  commenta Coppolino – ma occorre che l’assessore alle Attività produttive, Angela Mazzola, incontri gli operatori e ascolti le loro esigenze. I lavoratori chiedono una cosa legittima – continua: che prima di regolamentare il mercato venga liberato dagli irregolari”.
Non solo: la presenza di decine di irregolari renderebbe caotica la stessa area mercatale, impedendo ai vigili urbani, in particolare quelli del reparto Annonario, di sanzionare gli operatori abusivi.
Per questo, la settimana scorsa, l’amministrazione comunale ha provveduto a dipingere sull’asfalto all’interno della piazza Carlo Alberto, nuovi stalli, in modo da evidenziare quali spazi siano dati in concessione e quali no.
“Nell’ottica di riordino delle aree mercatali storiche – spiega l’assessore  – oltre al necessario controllo, c’era la necessità di ridisegnare gli stalli come da provvedimenti autorizzativi – come quello del 1994 che ha stabilito le grandezze in 3 metri per 2. Questo – prosegue – comporterà che gli operatori andranno a occupare gli stalli loro riservati e permetterà  alle forze dell’ordine di intervenire meglio potendo verificare chi sono i regolari e chi i non regolari.  Vorrei che fosse chiaro quindi – conclude la componente della giunta targata Enzo Bianco – che l’intento è andare incontro alle richieste di regole certe e uguali per tutti e tutelare gli operatori virtuosi. Ciò non toglie che la porta dell’assessorato sia aperta”. Giovedì prossimo, intanto, una conferenza di servizi dovrebbe dipanare la matassa.