Ars, l’esercizio provvisorio sarà inevitabile

PALERMO – Seduta congiunta ieri mattina delle commissioni Affari istituzionali, Bilancio e Lavoro dell’Assemblea regionale, in Sala Rossa, per sentire i rappresentanti degli assessorati all’Economia, alle Autonomie locali, al Lavoro e alla Funzione pubblica, sulla situazione dei  lavoratori precari. Il problema si pone anche alla luce della normativa nazionale e delle previsioni del disegno di legge di stabilità del 2015 in corso di esame al Senato. Tra i presenti vi erano diversi  rappresentanti sindacali.
 
L’incontro è servito per evidenziare che il Fondo straordinario per compensare gli squilibri di bilancio degli enti, previsto dall’attuale norma, si deve sostituire con un contributo ordinario da assegnare agli enti stessi per avviare una seria stabilizzazione dei precari. “La sentenza della Corte di Giustizia europea del 26 novembre scorso – ha detto il vice presidente vicario Venturino, che da tempo ha presentato due disegni di legge che si trovano attualmente in Commissione Lavoro – cambia completamente lo scenario e riguarda non soltanto i comuni, ma anche la Regione che in questi anni ha continuato a legiferare in materia di proroghe e rinnovi dei contratti a tempo determinato violando la legislazione statale ed europea vigente”. La riunione prosegue anche oggi.
Ieri pomeriggio si è tenuta la seduta d’Aula, durante la quale il presidente dell’Ars Ardizzone ha detto che l’esercizio provvisorio sarà inevitabile, ma non si può continuare a scaricare sul Parlamento siciliano ritardi che sono di altri. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”. Le polemiche sono nate perché ancora una volta non era presente in Aula il governatore Crocetta e per questo i capigruppo di FI e M5S Marco Falcone e Valentina Zafarana avevano annunciato di non intervenire ai lavori dell’Aula per il protrarsi dell’assenza di provvedimenti del governo e per l’assenza di Rosario Crocetta al dibattito.
I capigruppo hanno fatto rilevare che anche i lavori della seconda commissione sono sospesi in attesa di un indirizzo del governo sul bilancio. Ardizzone ha poi invitato i gruppi parlamentari ad intervenire in Aula indipendentemente dalla presenza del presidente della Regione. Presente il vice presidente della Regione Mariella Lo Bello che ha annunciato che Crocetta potrà essere in Aula a partire da oggi, mercoledì. 
Intanto il Movimento 5 Stelle con una mozione ha chiesto che venga spostata da Roma in Sicilia la sede della costituenda Agenzia per la coesione territoriale. Un appello ai senatori eletti in Sicilia affinchè si oppongano alla riduzione degli investimenti in Sicilia prevista dal ddl sulla stabilità (n. 1698) viene dalle associazioni Sicilia Open Government e Sicilia Nazione. “Purtroppo la Camera, e con il determinante apporto di molti deputati siciliani, ha votato la proposta governativa – è scritto nell’appello – Dopo il sostanziale azzeramento degli investimenti destinati alla perequazione infrastrutturale adesso si riducono le risorse destinate al cofinanziamento dei fondi strutturali. I 3 miliardi e mezzo di euro del Piano azione coesione (Pac), che erano destinati al Sud, verrebbero utilizzati per finanziare la decontribuzione in tutta Italia (che alla Sicilia costerà circa un miliardo di euro).