Sicilia, i costosi regali di Crocetta

PALERMO – Ci hanno provato in tanti, ma nessuno c’è mai riuscito e difficilmente ci riuscirà. Eppure dalle promesse del governo Lombardo, che sono rimaste nell’alveo dei buoni propositi, all’atteggiamento dei primi mesi di intenso attivismo di Rosario Crocetta, sembrava di essere di fronte a un vero cambiamento.
Gli iniziali provvedimenti su idrocarburi, cave, acque minerali e concessioni demaniali marittime, erano gli assi portanti di una nuova stagione di riforme, che stava finalmente attuando un adeguamento dei canoni concessori isolani. Un’operazione durata un battito d’ali, e mai realmente produttiva per le casse regionali, perché smembrata, pezzo per pezzo, e resa in buona parta completamente vana. Adesso, che di quell’impeto innovatore resta veramente poco, le lobbies del settore lavorano per eliminare anche gli ultimi cocci. E lasciare tutto com’era.