Catania – Pua zona Sud, il via libera spetta alla Regione

CATANIA – Non si placano le polemiche sul Pua. Dopo il voto in Consiglio comunale, che ha di fatto riportato il progetto a come era quando nel 2013, quando fu votato dall’assemblea civica, continuano infatti le critiche e le difese a quello che sarà il progetto che dovrebbe rivoluzionare la Playa cittadina e il volto della zona meridionale della città.
A sostenere con forza l’atteggiamento assunto in sede di votazione, è stato il gruppo di Area popolare che,  insieme agli altri esponenti dell’opposizione, ha organizzato una conferenza stampa per illustrare le motivazioni che hanno spinto a modificare, con la presentazione di due emendamenti, l’atto presentato dall’amministrazione. Alla base, la convinzione che alcuni rilievi mossi dal Comitato urbanistica regionale, che aveva chiesto la mitigazione di alcuni aspetti con maggiore impatto ambientale, “scippassero” prerogative spettanti esclusivamente all’assemblea civica.
“Tutto quello che avviene dopo questa variante – ha sottolineato il capo gruppo di Area Popolare – non è più di competenza del Consiglio comunale. Quindi – ha aggiunto –  se a realizzare questo progetto sia Stella Polare o Luna Rossa a noi non interessa: il nostro obiettivo come opposizione, era quello di riuscire a mettere nelle condizioni chiunque voglia, di poter finalmente intervenire in questa città. E oggi – ha proseguito – non riusciamo a comprendere il motivo per cui il Cru, che  dovrebbe dare dei pareri legali sulla regolarità della delibera e del progetto che si deve realizzare,  è entrato nelle competenze esclusive del Consiglio comunale”. Per le opposizioni, dunque, il Comitato non poteva esprimersi sul verde, sui parcheggi e sulle altezze per quanto le conclusioni del Cru fossero state fatte proprie dall’amministrazione che, infatti, le aveva inserite nella delibera.
“Gli emendamenti – ha spiegato Di Salvo – hanno modificato la visione che l’Amministrazione comunale aveva proposto al Consiglio. Il Cru aveva sottolineato la necessità di una maggiore compatibilità ambientale del progetto – ha proseguito – E noi ritenevamo, e riteniamo ancora, che le indicazioni del Cru migliorassero il progetto. Adesso – ha concluso – vigileremo con attenzione su tutte le procedure che riguardano l’attuazione del Pua”.
Come faranno le principali associazioni aderenti al Comitato No Pua e i partiti ambientalisti, come Verdi e Sel che assicurano che non abbasseranno la guardia. L’atto dovrà ora essere inviato all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente: toccherà all’assessore Maurizio Croce, dopo le necessarie valutazioni, emettere il decreto definitivo. Poi si passerà alle convenzioni e la successiva fase sarà quella della presentazione dei progetti e la loro valutazione fino all’avvio delle procedure definitive.