Infiltrazione Isis dagli sbarchi. Indaga la Procura di Palermo

PALERMO – La Procura della Repubblica del capoluogo ha aperto un’indagine su possibili infiltrazioni da parte dei terroristi dell’Isis tra i migranti sbarcati negli ultimi mesi sulle coste della Sicilia. A segnalare il rischio sarebbero stati ambienti dei Servizi segreti, che hanno indotto la Magistratura ad alzare il livello di guardia. Stando a quanto trapelato finora sull’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Gery Ferrara, i presunti terroristi giunti in territorio italiano sarebbero libici e siriani.
Non è la prima volta che si parla del rischio di infiltrazione in Italia da parte dei terroristi islamici: nei mesi scorsi era stato lo stesso ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a parlare di questa possibilità, indicando proprio nella Sicilia la “porta d’ingresso” di possibili membri dell’Isis.
A preoccupare, in tal senso, sono soprattutto i numeri legati agli sbarchi in Sicilia. Soltanto nel 2014, infatti, sull’Isola sono approdati 197 mila migranti, un numero enorme di persone che secondo gli inquirenti che moltiplica il pericolo.
Le informazioni riservate raccolte dalla Procura di Palermo, che ha affidato l’inchiesta al pool antiterrorismo, vanno oltre l’allarme generico. Alcuni dei sospetti avrebbero già lasciato il territorio italiano, mentre altri si troverebbero ancora nel Paese.
La Procura di Palermo da mesi ha costituito anche un gruppo di lavoro contro la tratta dei migranti, che ha messo a punto metodologie investigative – si tratta di un vero e proprio protocollo d’indagine – per riuscire a risalire alle organizzazioni che gestiscono i flussi.