I sindaci celano gli abusi edilizi

PALERMO – I Comuni sembrano particolarmente pigri quando si tratta di comunicare i dati che riguardano il vasto sistema dell’abusivismo edilizio: anche per questo continua a proliferare un fenomeno che abbrutisce il paesaggio e mina la sicurezza del territorio agevolando il rischio naturale. Le amministrazioni locali, più per incapacità organizzative che per mancanza di mezzi, non riescono ancora a vigilare e vanno fuori tempo massimo nel trasferire alla Regione le informazioni che riguardano gli abusi, le pratiche di sanatoria e l’avvio delle procedure per la demolizione o l’immissione in possesso. La voragine dell’inadempienza riguarda sia la comunicazione degli abusi scoperti dai vigili urbani, che dovrebbe avvenire ogni 15 giorni, sia lo stato dell’arte delle sanatorie. A completare il quadro ci pensano le esecuzioni delle demolizioni, continuamente rinviate per le solite difficoltà economiche.