Nonostante il mistero della nascita della vita, l’Umanità deve tentare di decifrarne alcuni punti, riuscendovi poco e male. Il che dimostra come la mente umana abbia i limiti della propria natura. Tuttavia, può spaziare in lungo e in largo e può andare oltre tali limiti. Non sembri una contraddizione ove si pensa che essa può essere supportata da una volontà indomabile e dalla capacità di vedere lontano, ciò che altri non vedono. Chi è così viene denominato sognatore.
In fondo, quando si nasce, si comincia a morire. Non è una visione pessimistica, ma la fotografia della realtà, perché alla data in cui un essere umano apre gli occhi corrisponde la data in cui li chiuderà.
Proprio per questa evidente verità, bisogna prendere tutto il buono che c’è nell’arco di tempo, ricordandosi di rispettare in sommo grado il prossimo, di dare agli altri tutto quello che si può non solo materialmente ma, e soprattutto, con l’esempio di comportamenti saggi, prudenti e umili, unico modo per dare agli altri. Le parole non servono quasi a niente.
Solo avendo chiaro il quadro in cui c’è la nostra esistenza possiamo tentare di intuire cosa vi sia oltre la soglia della sua cessazione.
Tentare di comprendere quanto precede, aiuta a distaccarsi dalle vicende di tutti i giorni, e ad avvicinarsi a quei valori immateriali che dovrebbero guidare il comportamento di ciascuno di noi. Solo che, per comportarsi in siffatto modo, dovremmo estrarre da noi stessi la parte migliore ed emarginare quella peggiore che, spesso, prende il sopravvento.
Quante beghe, quanti conflitti, quante guerre nascono e perdurano nel tempo per i difetti dell’uomo, elencati fra i peccati capitali. Se ognuno di noi, prima di agire, facesse l’esame di coscienza e avesse presente il rapporto fra la vita e la morte, forse non intraprenderebbe azioni nefaste per gli altri che hanno ricadute per sé stessi.
Queste considerazioni non sembrino un passatempo, ma vogliamo porre all’attenzione dei lettori uno scenario che spesso si dimentica o non si vuole guardare, mentre si è presi da misere vicende che potrebbero essere risolte o, addirittura, potrebbero non nascere.
Pensare alla morte valorizza la vita, che dobbiamo onorare ogni momento con i nostri comportamenti positivi e non rinunciatari.