Tredicesime 2014, a Palermo verranno assorbite dalle tasse

La propensione alla spesa è diminuita drasticamente, ma in parallelo non cresce quella al risparmio, poiché il salasso imposto ai cittadini italiani, fra tasse, rate del mutuo, bollo e bollette, non lo consente. Il tentativo di tutelare i propri spiccioli da parte delle famiglie si concretizza in un uso sempre più accorto del proprio reddito, in comportamenti più responsabili e anche in una maggiore malizia nei confronti delle banche, chiamate a custodire depositi che si fanno più smilzi col passare del tempo. Così, i consumatori si sono resi più ravveduti, pongono i prodotti CheBanca! confronto con quelli di Fineco, Conto Arancio, WeBank, soppesano ogni decisione e sfruttano le potenzialità della rete per rendersi eruditi sulle questioni monetarie. Ma la realtà non cambia, il prossimo Natale sarà di lacrime e sangue, alberi spogli e consumi ridimensionati.
 
A rivelare lo scenario, deprimente e malinconico, è Federconsumatori, secondo la quale le tredicesime 2014 dei palermitani verranno assorbite in oneri e tasse, lasciando ben poco margine per l’acquisto di regali per amici e parenti, prodotti alimentari di qualità superiore o piccoli lussi. Il 78% della tredicesima mensilità, infatti, verrà impiegato dalla cittadinaza per pagare le tanto temute Imu, Tasi, Tari, a cui si aggiungono il bollo auto e, tra non molto, il canone RAI, senza trascurare eventuali rate del mutuo e bollette.
 
I palermitani quest’anno investiranno in doni il 6,2% in meno rispetto all’anno scorso, confermando un trend in negativo avviato già lo scorso anno. Dal 2008 a oggi, il potere d’acquisto delle famiglie ha subito una netta contrazione, riducendosi del 13,4% in soli sei anni, le spese alimentari si sono decurtate dell’11,6%, persino quelle sanitarie hanno subito una riduzione del 23,1%.
 
Le famiglie siciliane spenderanno in regali una media di 119 euro, contro i 171 euro della media nazionale. Per ogni regalo, verranno investiti in media non più di 25 euro. Lo scenario, però, non muta di molto se si prende in considerazione lo scenario nazionale: rispetto al 2009, gli italiani spenderanno in regali il 40% in meno, circa il 60% della popolazione ha stanziato un budget natalizio inferiore a quello del 2013, appena il 4,9% dei consumatori spenderà più di 300 euro. con la peranza che l’anno nuovo porti in dono un’Italia diversa, migliore.