Molti medici si giustificano dicendo che nel dubbio, in base ai sintomi dichiarati, loro rilasciano il certificato: ma questo è irresponsabile, perché ogni medico, anche per rispettare il sacro giuramento di Ippocrate, ha l’obbligo morale di convincersi che il suo paziente sia veramente ammalato, oppure sia un infingardo che non vuole lavorare, sempre percependo, però, il suo stipendio.
Non è possibile che i medici rilascino con leggerezza i certificati, anche paventando di poter essere sostituiti dai propri pazienti. Ecco perché le cose non funzionano in Italia: ciascuno viene meno al proprio dovere e c’è questa sorta di complicità diffusa che è l’anticamera della corruzione.
La corruzione c’è anche in tanti piccoli atti e comportamenti. La corruzione c’è nei furbi, che tentano di ingrassarsi a spese della collettività. Si tratta di una situazione insostenibile, che va ribaltata ponendo severamente dirigenti e dipendenti pubblici di fronte al proprio dovere, affinché facciano quanto necessario per guadagnarsi i lauti stipendi, le laute liquidazioni e le laute pensioni, frutto di privilegi perché non commisurate ai contributi versati.
In Italia c’è Consip Spa, il cui ad Domenico Casalino è venuto al nostro Forum, pubblicato il primo novembre 2014. Quasi sempre i prezzi Consip, inseriti nell’apposito listino, sono i migliori del mercato e Casalino ci spiegava che è in corso un’opera di estensione a tantissimi altri beni e servizi perché essi vengano inseriti in tale listino.
Se tutte le trentamila stazioni appaltanti e i centri di acquisto di tutti gli Enti pubblici facessero riferimento ai prezzi Consip, vi sarebbero risparmi per svariati miliardi. In più, è in corso di istituzione una piattaforma in cui tutti i centri pubblici devono comunicare i prezzi di beni e servizi acquistati. La stessa avrà una funzione di comparazione dei prezzi per prodotti simili o uguali, cosicché i bravi dirigenti, quando comprano, potranno avere un punto di riferimento dei prezzi più bassi per tipologia di prodotti o servizi. Ovviamente ci riferiamo ai dirigenti bravi e onesti, non a quelli corrotti.
Vediamo se il Ddl di razionalizzazione della Pa riuscirà nell’intento di mettere ordine e onestà nell’attuale sistema bacato.