Internet superveloce nelle scuole, arriva l’emendamento

Internet è un parametro di riferimento attraverso il quale misurare livello di sviluppo ed efficienza di un sistema. Possedere una connessione web rappresenta una necessità e un diritto inalienabile per una sempre più vasta parte della popolazione. Scegliere la ADSL più adatta alle proprie necessità è una scelta importante e complicata, data l’enormità di operatori del settore e le offerte da essi proposte; in molti utilizzano il web per informarsi in modo responsabile e porre le tariffe Fastweb confronto con quelle di Alice, TeleTu ecc., per non commettere errori di valutazione. Lo step precedente sfugge al controllo dei consumatori e fa riferimento alla qualità delle infrastrutture di fornitura del servizio, ambito in cui il sistema Italia è carente.
 
L’inefficienza del sistema scolastico, per l’appunto, riflette un’inadeguatezza ormai storica anche in ambito web. Gli istituti provvisti di connessioneinternet sono pochi e l’informatizzazione del comparto in italia è del tutto insoddisfacente. Tuttavia, giungono importanti novità sulla questione e il Governo sembra finalmente dimostrarsi consapevole sul problema, correndo ai ripari. Nel prossimo Decreto di riforma della Pubblica Amministrazione, infatti, verrà inserito un emendamento per inserire internet superveloce nelle scuole.
 
Il provvedimento è stato proposto dal Senatore del PD Giorgio Pagliari e ha trovato il pieno sostegno del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Marianna Madia, fautrice e prima firmataria del Decreto. Lo stesso Ministro ha definito tale soluzione “un cambiamento radicale nell’approccio alla digitalizzazione”.
 
Una manovra, quella per l’installazione di internet superveloce nelle scuole, che va nella stessa direzione della Legge di Stabilità, la quale prevede nuovi investimenti per dotare gli istituti scolastici di software per la digitalizzazione del sistema e di connessione Wi-Fi. Intanto, il processo di dematerializzazione delle pratiche scolastiche stenta a divenire fattuale, procrastinando un provvedimento in cantiere già da diverso tempo.
 
Il sistema scolastico italiano è, da sempre, sotto l’occhio del ciclone, ritenuto spesso non all’altezza degli standard internazionali. Il corpo docenti italiano e il più anziano d’Europa, forniture scolastiche e servizi sono inefficienti e desueti.
 
L’emendamento – nella speranza che trovi applicazione concreta – custodisce in sé una portata innovativa potenzialmente decisiva, che potrebbe consentire al sistema scolastico italiano di cambiare marcia e generare quel cambiamento tanto agoniato. Da tutti.