Napolitano, ultime ore al Colle: “Contento di tornare a casa”

ROMA – Ieri, alla vigilia di quella da tutti indicata come la data del suo addio al Colle, Giorgio Napolitano, ha scherzato con un bambino e si è detto felice di tornare alla vita normale. “Certo che sono contento di tornare a casa” ha risposto a un giovanissimo che lo ha interrogato in piazza del Quirinale, durante la manifestazione della Polizia di Stato “Una vita da social”.
“Qui si sta bene – ha aggiunto il Presidente della Repubblica – ed è tutto molto bello, ma è un po’ una prigione. A casa starò bene e passeggerò”.
Il presidente, di ritorno al Quirinale da un impegno pubblico, si è fermato in piazza per salutare i ragazzi che partecipavano all’iniziativa per sensibilizzare i giovani all’uso sicuro di internet. Il Presidente, poi, ha anche colto l’occasione per mandare un messaggio al Paese: “Siamo molto incoraggiati – ha detto – dalla straordinaria manifestazione di Parigi, però dobbiamo stare in guardia senza fare allarmismo. Dobbiamo essere consapevoli della necessità, pur nella libertà di discussione politica e di dialettica parlamentare, di un Paese che sappia ritrovare di fronte alle questioni decisive e nei momenti più critici la sua fondamentale unità”.
Sempre nella mattinata di ieri, da Strasburgo, il premier Matteo Renzi aveva più volte richiamato la figura del capo dello Stato. “Un saluto a Giorgio Napolitano – ha detto il premier parlando alla Commissione Ue – convinto europeista che in queste ore lascerà l’incarico”.
Il suo successore, ha evidenziato Renzi, dovrà essere un “arbitro”.  “La Costituzione – ha concluso il presidente del Consiglio dei ministri – descrive per la presidenza della Repubblica il profilo di un arbitro saggio. Non il giocatore di una delle due squadre ma un soggetto con rilevanti responsabilità nella vita quotidiana e rilevantissime in alcuni momenti storici. Servirà una personalità di grande livello”.