Pubblicato l’avviso del Prof 2010. 242 milioni contro zero del Bilancio

PALERMO – La spesa folle della formazione professionale in Sicilia non si riesce proprio ad arginare. L’emorragia finanziaria del settore acclarata più volte da un po’ tutti, Corte dei Conti, Unione Europea, attori politici e istituzionali, continua inesorabilmente. Infatti, non solo per il piano dell’offerta formativa in corso il capitolo di bilancio del governo siciliano è stato gonfiato da 194 a 240 milioni di euro, ma come se non bastasse la stessa cifra è stata prevista anche per il 2010 secondo il recente avviso sul Prof emanato dall’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Luigi Gentile.
Intanto, proprio ieri i lavoratori dei centri di formazione professionale e degli sportelli multifunzionali della Sicilia hanno protestato “contro la mancata attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto il 29 settembre”. “Le recenti sortite di esponenti della Giunta di governo, sul mancato appostamento nel capitolo di competenza dei 195 milioni e sulla conseguente abrogazione di fatto della legge 24/76 – si legge in una nota diffusa da Cgil, Cisl, Uil e Snals – evidenziano una scarsa sensibilità politica verso il settore della formazione professionale, verso il diritto allo studio ed al lavoro di migliaia di utenti e di operatori e verso quelle regole e vincoli condivisi, necessari, nell’attuale momento di crisi”. In realtà una parziale risposta già c’è stata in tal senso. C’è infatti stato l’impinguamento del capitolo di bilancio per il Prof 2009. Sono stati infatti trasmessi al Tesoro i mandati di pagamento relativi alla mensilità di ottobre.
Secondo quanto riferisce la Uil Sicilia sarebbe in corso la procedura per l’impinguamento del capitolo di bilancio 320517. Tra qualche giorno in pratica arriveranno i provvedimenti che assicureranno la copertura del piano 2009 dall’1 novembre al 31 dicembre de 2010. Oltretutto, sono stati firmati, per circa 40 enti, gli altri mandati relativi alla voce personale ai sensi del DDG 277, per l’erogazione degli stipendi per gli Enti storici e in secondo luogo quelli dei cosiddetti enti nuovi così come da impegni presi con le parti sociali nei giorni scorsi.
Il tutto per l’appunto ha fatto lievitare la spesa complessiva del 2009 a 242 milioni di euro, pari pari a quella del 2008. E sino a qui tutto poteva essere preventivabile, ma certamente ci si aspettavano risposte diverse per il Prof 2010 dopo tutti i problemi del governo siciliano di volere arginare gli sprechi della formazione professionale. Ed invece, nonostante il tentativo dell’assessore al Bilancio di evitare ulteriori aggravi sulla spesa della Regione, arriva l’avviso pubblico dell’assessorato alla Formazione che brucia tutti sul tempo.
L’assessorato al Lavoro è andato dritto per la sua strada. Nell’avviso pubblicato si fa riferimento ad un Prof 2010 che raggiungerà una spesa di 242 milioni di euro, in parte stanziati dalle casse della Regione ed in parte attinti dai finanziamenti Ue. Il nuovo piano dell’offerta formativa viene presentato come uno strumento che punta ai “bisogni formativi ed alle professionalità sia dei settori dell’economia tradizionale sia anche di quelli più spiccatamente innovativi. 
 


L’approfondimento. Progetti formativi in coerenza con le analisi previsionali
 
Saranno accettati progetti formativi in coerenza con analisi previsionali del contesto in cui esse si collocano, evidenziando le tendenze del settore e del territorio di riferimento e valutando le competenze professionali richieste; l’ente dovrà inoltre specificare se e come l’intervento proposto si pone in termini di prevenzione rispetto ai fabbisogni professionali, espressione di prossimi scenari futuri della domanda di lavoro e dell’affermazione di nuove tecnologie o modalità di innovazione produttiva; prevedere l’impiego di strumentazione di verifica iniziale, in itinere e finale dell’efficacia dell’azione svolta su ogni singolo soggetto coinvolto. Inoltre gli enti dovranno garantire i principi delle pari opportunità di genere, della sostenibilità sia sotto il profilo ambientale che sociale e dell’innovazione, inteso in termini di sperimentazione ed adozione di metodologie didattiche innovative. Ci sono novità anche per la formazione delle graduatorie per l’ammissione finale dei progetti. Quest’anno si darà un grande peso alla capacità dell’ente di realizzazione dell’attività rilevata in precedenti azioni finanziate, come ad esempio numero di abbandoni, ritiri, ecc…