Prezzi delle case ancora in ribasso: nel 2014 al -2,9%

I prezzi delle case in Italia continuano a calare. Una notizia che non fa che fornire ulteriori conferme sulla crisi senza fine del mattone. D’altra parte, l’abbassamento dei costi può incoraggiare a una ripresa della domanda, con gli istituti di credito a beneficiare in seconda battuta dell’eventuale ripresa. Il mercato dei finanziamenti ha subito il contraccolpo del crac del comparto edile, le banche hanno limitato l’erogazione dei crediti e i consumatori, dando linfa a un circolo vizioso senza fine, hanno ridotto la domanda. Questo sembra però il momento più adatto per comprare, magari ponendo Mutuo Arancio e i suoi tassi confronto con quelli di Barclays, Cariparma e quelli di tutti gli altri istituti per individuare le soluzioni più convenienti.
 
Prezzi delle case al -2,9%
Secondo l’ultimo studio di Idealista, il costo del mattone ha registrato una nuova contrazione anche nel 2014. Le abitazioni di seconda mano, secondo il rapporto, perdono mediamente il 2,9% del proprio valore di mercato rispetto al 2013, con sole quattro regioni in positivo: Veneto (+2,2%), Calabria (+1,7%), Marche (+1,2%) e Trentino Alto Adige (+1,0%). Le regioni che hanno fatto segnare il crollo più significativo dei prezzi delle case sono Puglia (-9,5%), Friuli (-7,8%) e Umbria (-5,9%). La Sicilia presenta una variazione conforme alla media nazionale, attestandosi al -2,8%.
 
I record per regione
La Liguria è la regione in cui i prezzi delle case risultano essere più alti: a fronte di una media nazionale di 2.077 euro al metro quadro, le abitazioni locate nella regione della Lanterna costano, mediamente, 2.877 euro. in Sicilia, la media è di 1.309 euro al metro quadro, vicina ai valori della Calabria (1.020 euro al metro quadro), la regione più economica dello stivale. Lazio e Toscana seguono la Liguria nella graduatoria per costo al metro quadro; Molise e Basilicata le più convenienti dopo la Calabria.
 
I record per città
Trapani è la provincia italiana che fa segnare il crollo più signifiativo dei prezzi delle case. Nel capoluogo siciliano, il costo medio delle abitazioni è sceso di 15 punti percentuali. Palermo è la seconda città siciliana per diminuzione percentuale dei prezzi (-5,7%). A livello nazionale, Trapani precede Caserta (-14,3%) e Rieti (-13,3%);  a seguire troviamo Trieste, Lecce e Crotone.
 
Savona è la città in cui il costo delle case al metro quadro è più alto (3.963 euro); alla provincia ligure seguono Bolzano (3.153 euro) e Roma (3.098 euro). Caltanissetta, con i suoi 893 euro al metro quadro, è la seconda città più economica d’Italia, preceduta solo da Biella (821 euro) e seguita da Isernia (901 euro). Altre due province siciliane si attestano in quarta e sesta posizione nella speciale graduatoria, rispettivamente Agrigento (943 euro al metro quadro) e Trapani (984 euro); tra le due siciliane, la città sarda di Medio Campidano, con un costo medio delle abitazioni pari a 943 auro al metro quadro.