PALERMO – Incontro questo pomeriggio del presidente della Regione Crocetta alle 14 a Palazzo d’Orleans con i segretari delle formazioni politiche di maggioranza e i capigruppo all’Ars, per l’avvio del confronto politico-istituzionale sulla bozza/ipotesi di legge finanziaria, concordata tra Presidenza e assessorato all’Economia. Il governatore ha detto con estrema chiarezza che “non è affatto vero che la Sicilia è una terra irredimibile e senza speranza”. “I siciliani – ha detto Crocetta – sono un grande popolo, hanno una grande storia e una grande cultura, vivono nell’isola più bella del mondo e sapranno superare l’attuale momento difficile che attraversa il Paese e l’intera Europa. La salvezza dell’Italia – ha aggiunto il presidente – è legata fortemente alle politiche di sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno. Ciò può avvenire se, insieme al consolidamento delle linee di cambiamento che stanno coinvolgendo la nostra Regione, ci sarà una nuova attenzione europea nei confronti delle politiche di sviluppo del Sud”.
L’Udc intanto ha ravvisato l’esigenza di una verifica di maggioranza e a chiederla è il segretario regionale del partito Giovanni Pistorio, che definisce l’incontro fondamentale “per definire le priorità e i contenuti dei provvedimenti indispensabili, a partire dalla finanziaria, per affrontare questa fase difficile”. Conclude Pistorio: “Sono convinto che la volontà politica di sostenere il governo, che Udc e Pd hanno sempre confermato, vada consolidata attraverso la piena condivisione dell’azione amministrativa e che dalla sintonia tra il presidente Crocetta e la maggioranza possa derivare una rinnovata e più efficace azione di governo”.
Torna a parlare contro il Governo Forza Italia che per voce del suo capogruppo all’Ars stigmatizza il comportamento del Crocetta ter che nonostante le promesse “A tre mesi di distanza dal suo insediamento, non ha prodotto un solo atto di riforma riguardante il risanamento e il contenimento della spesa pubblica, le province, la formazione professionale, l’emergenza rifiuti sull’Isola”. Falcone registra inoltre “lo smarrimento dell’assessore Baccei, che ha affermato che se dopo gli ultimi provvedimenti del governo centrale, non vi saranno interventi di sostegno economico da parte di Roma, la Sicilia non sarà in grado di chiudere il bilancio”. Per Falcone non c’era certo bisogno “dell’inviato di Renzi per capire questo”.
E il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone invita ancora una volta a procedere nel varo dei documenti contabili. “E’ chiaro che ci sono nuove regole – ha detto – La Corte dei conti esercita sulla base del decreto Monti un controllo più stringente, occorrono le relazioni tecniche ai ddl”. “C’è un esercizio provvisorio approvato con un termine del 30 aprile”, entro il quale deve essere chiusa la complessa partita del bilancio e della legge di stabilità regionale, ma “penso sia necessario aprire delle finestre legislative”.
L’obiettivo è approvare una serie di provvedimenti urgenti, come quello sulle Camere di commercio. “Su questo ci confronteremo nel corso della conferenza dei capigruppo”, ha concluso Ardizzone.