Grecia: Tsipras ha giurato. Europa “pronta al dialogo”

ATENE – Una grande vittoria, ma non un trionfo assoluto. Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha infatti conquistato i greci, che lo hanno premiato alle urne, ma non ha raggiunto la maggioranza assoluta, toccando quota 149 seggi. Nea Dimokratia (centro-destra) ne ha ottenuti 76, mentre come terzo partito ci sono i militanti di estrema destra di Alba dorata con 17 seggi.
Per dar vita a una coalizione solida, Tsipras è stato quindi costretto a cercare nuove alleanza, e lo ha fatto incassando il sì del partito Greci indipendenti della destra anti-Memorandum (13 seggi).
Nel pomeriggio di ieri il nuovo capo del Governo greco ha così giurato nelle mani del presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias, che gli ha conferito l’incarico di formare il nuovo esecutivo. Tsipras ha fatto un giuramento esclusivamente politico e non religioso.
L’esito del voto in Grecia era molto atteso in tutta Europa, anche a causa dei numerosi proclami contro l’austerità dell’Unione provenienti da Atene. Da Berlino il Governo tedesco ha confermato che offrirà al leader Tsipras massima collaborazione, ma il Paese deve rispettare gli impegni concordati.
“Nessuno obbliga la Grecia a nulla – ha affermato il ministro tedesco dell’economia Wolfgang Schaeuble – ma gli impegni presi sono validi. Negli ultimi anni abbiamo aiutato la Grecia con le migliori intenzioni e il Paese ha fatto importanti passi avanti. Ci sono regole e accordi, ma non abbiamo obbligato la Grecia o altri Paesi a fare nulla e non la obbligheremo ora. Vedremo cosa farà il nuovo Governo”.
Sulle novità provenienti dalla Grecia è intervenuto anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. “Voglio prima congratularmi con il nuovo Governo per la chiara vittoria – ha affermato – e poi dire loro che siamo pronti a lavorare come con i precedenti esecutivi. Siamo aperti al dialogo, abbiamo già fatto tanto per alleviare il debito greco, continueremo a farlo e, se necessario, discuteremo della sua sostenibilità ma dopo la quinta revisione della Troika, che non è stata completata, quindi ora è troppo presto”.