PALERMO – In base a quanto stabilito dalla Raccomandazione Europea, l’Italia deve riuscire a garantire ai giovani un’ offerta di lavoro qualitativamente valida o un tirocinio, entro 4 mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione o dal termine del percorso di studi, ma come sappiamo spesso queste tempistiche non vengono rispettate.
In Sicilia i disoccupati ammontano a 370 mila e i giovani senza futuro crescono rapidamente. Il piano Garanzia Giovani sta tentando di dare una scossa al sistema di impiego comatoso degli ultimi anni, attraverso un sistema che giova a tutte le parti del progetto. Ai fini dell’assunzione è necessario, difatti, un rapporto di collaborazione tra il soggetto promotore e il soggetto disponibile ad ospitare il giovane candidato per la realizzazione del tirocinio. Il soggetto promotore, difatti, supporta entrambi nella fase di avvio del percorso e naturalmente non lo fa a titolo gratuito. Non è solo il giovane a ricavare soldi, esperienza e righe da inserire al proprio curriculum vitae, bensì tutti i soggetti coinvolti.
Al bando per i tirocini non dovranno infatti rispondere i disoccupati, ma gli enti come università e agenzie di lavoro private che avranno l’importante compito di ricercare le aziende in cui far lavorare i giovani con un compenso fra i 200 e i 500 euro per ogni giovane inserito e un possibile ulteriore bonus se al termine dello stage il giovane candidato, divenuto tirocinante, viene assunto a tempo indeterminato dall’impresa procacciata. Per favorire le assunzioni, la Garanzia Giovani prevede poi delle agevolazioni per le aziende che assumono con contratto a tempo indeterminato oppure determinato o in somministrazione (durata 6-12 mesi o superiore). Il bonus, che viene erogato dall’Inps, varia da un minimo di 1.500 euro per il contratto inferiore a 12 mesi ad un massimo di 6.000 euro per l’attivazione di un contratto a tempo indeterminato.
La Sicilia, in particolare, punta a creare condizioni favorevoli agli investimenti da parte di privarti per il rilancio del mercato del lavoro con l’attuazione del contratto a tutele crescenti con extrabonus in Sicilia e un bonus rafforzato per imprenditori privati che assumono lavoratori socialmente svantaggiati e l’attuazione del contratto di riallocazione e per finanziarli ha spiegato Caruso – “saranno utilizzate somme rilevanti, comprese tra 20 e 40 milioni di euro, attingendo al fondo sociale ma anche usando finanziamenti statali”.
Candidatura. Modalità di presentazione per enti promotori
PALERMO – Come previsto dai bandi scaricabili sul sito della Regione, per la presentazione della candidatura dei soggetti promotori occorre inviare:la proposta (modello in all.1 al bando) in bollo vigente, firmata dal legale rappresentante del Soggetto proponente (in caso di proponenti in forma associata è sufficiente la sottoscrizione della dichiarazione in bollo vigente, da parte del legale rappresentante del soggetto capofila); copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del rappresentante legale del soggetto proponente, (nel caso di proponenti in forma associata copia dell’atto di costituzione regolarmente registrato).Tutta la documentazione va inviata tramite raccomandata a.r al Dipartimento regionale del lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative sito in V. Imperatore Federico, 70/B – 90143 – Palermo, oppure tramite PEC al seguente indirizzo: DipartimentoLavoro@certmail.regione.sicilia.it. Sulla busta va scritto: Soggetto Proponente – Candidatura.