Il mercato del mattone cresce, ma in Sicilia affari ancora in calo

PALERMO – Si rimette in moto il mercato della casa, ma non è per tutti. Gli ultimi dati Istat, pubblicati a fine gennaio, hanno rivelato una ripresa minima del settore tra il 2013 e il 2014, anche se in questi tempi fragili un segno “più”, indipendentemente dalla cifra che segue, va comunque interpretato come un parziale riassestamento. Nei primi nove mesi dell’anno passato, la crescita è stata dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013 (425.975 le convenzioni rogate), ma il dato non è omogeneo per tutta l’Italia. In Sicilia, infatti, sono cresciuti i mutui a fronte di un calo degli affari di compravendita. 
Il terzo trimestre del 2014, ultimo dato esaminato dall’Istituto di statistica, ha evidenziato una crescita del 3,7% sullo stesso periodo dell’anno precedente, dopo la battuta d’arresto del II trimestre. Il dato in dettaglio si distribuisce tra il 93,4% delle convenzioni (124.510) che riguarda immobili ad uso abitazione ed accessori, il 6,0% unità immobiliari ad uso economico (7.971) e lo 0,6% compravendite di immobili ad uso speciale e multiproprietà (784). A registrare segnali positivi sono tutte le ripartizioni geografiche con valori sopra la media nazionale al Centro (+5,2%), al Nord-Est (+4,5%) e nelle Isole (+3,9%).
 
Nello stesso periodo si registra anche una certa vitalità nel settore bancario, visto che tra luglio/settembre dello scorso anno i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca registrano un forte aumento (+13,9%, per un totale di 66.350 mutui). Un dato che nei primi nove mesi dell’anno ha fatto registrare una crescita pari al 7,8% per un totale di 201.079 convenzioni erogate. “Importanti segnali di recupero sul III trimestre del 2013 – si legge in una nota dell’Istat – si osservano in tutte le ripartizioni geografiche, in particolare al Sud (+22,6%) e nelle Isole (+21,8%)”.
Il bilancio non è positivo in assoluto. Nei tre trimestri considerati il flusso di affari in Sicilia si è piazzato al sesto posto nazionale (26.892 compravendite), anche se il dato, proporzionato alla popolazione residente nell’Isola, è ancora veramente minimo. Il Piemonte, ad esempio, pur avendo meno abitanti dell’Isola ha prodotto più di 37mila compravendite, per non parlare della Lombardia (84.536) e del Lazio (47.224). Inoltre la crescita registrata nei tre trimestri del 2014 presi in esame, che complessivamente è stata dello 0,4% in più considerando l’intero territorio nazionale, è stata trainata soprattutto dal Centro (+3,6) e dal Nord-est (+2,1%), dal momento che nel resto delle ripartizioni geografiche i risultati sono stati negativi (Nord-ovest -0,6%, Sud -1,9%) con una particolare incidenza nelle Isole (-2,5%).
Il confronto con i dati dello scorso anno (I-III trimestre del 2013) è infatti esemplificativo per la Sicilia che è passata da 27.675 compravendite a 26.892, un calo di 783 unità. Dati positivi, invece, arrivano dal confronto di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con concessione di ipoteca immobiliare che nel confronto con i tre trimestri 2013/2014 hanno fatto registrare una crescita di 112 unità. In particolare il dato è passato da 2.851 a 2.963. Una crescita in perfetta tendenza con il dato nazionale che è passato da 60.099 a 63.084.