Dpef, due settimane per gli emendamenti

PALERMO – Incardinato il ddl sul Documento di programmazione economico finanziaria, il presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino ha dichiarato conclusa la discussione generale, dopo l’intervento dei deputati delle opposizioni e ha rinviato l’Aula a mercoledì 18 febbraio. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per lo stesso giorno alle 12.
Due settimane praticamente di inattività che faranno slittare tutti gli altri punti che erano all’ordine del giorno dell’Aula, come la discussione del Testo unico delle attività produttive.  Tornando al documento dell’assessore all’Economia Baccei, si può dire che sia stato bocciato dalla maggior parte dei gruppi parlamentari (da Cordaro Pid a Formica Lista Musumeci, D’Asero Ncd e da Malafarina Megafono), e persino dal Gruppo Misto, per voce del suo capogruppo Girolamo Fazio, che in Aula ha detto come “scorrendo il Dpef non si ravvisa alcuna indicazione, neppure generale, di intervento sulla portualità.
 
Con la stessa superficialità sono trattati i temi di infrastrutturazione legati agli aeroporti siciliani ed alla rete ferroviaria ed autostradale di cui si rileva solo l’insufficienza, ma per le quali non vengono proposte azioni positive di intervento. Manca ciò che gli economisti chiamano outlook, la visione in prospettiva. Viene genericamente indicato che bisogna percorrere delle strade ma non si specifica mai quale siano queste strade e a quali bivi bisogna operare delle scelte in una direzione o nell’altra”.
Favorevole invece il Pd. In una nota il sindaco di Siracusa e renziano Giancarlo Garozzo ha detto: “La Sicilia ha bisogno di cambiare marcia e per farlo occorre assolutamente abbandonare la logica della difesa del proprio orticello”. Secondo l’esponente democratico “servono riforme serie e concrete perchè solo così si potrà disegnare un nuovo futuro per i nostri giovani e la nostra terra”. Garozzo sottolinea come “la Leopolda siciliana dovrà essere il laboratorio dentro il quale si discute e si individuano quelle soluzioni e quelle strade da seguire per consentire alla Sicilia di uscire dalle sabbie mobili dentro le quali è finita”.
Torna intanto a farsi risentire il Movimento dei Forconi il cui leader ha espresso la propria delusione: “Siamo delusi da tutti – ha detto Ferro – anche da Grillo che è venuto in Sicilia a nuoto. Da oggi ci struttureremo e scenderemo in campo pronti ad entrare in politica”.
 
E ieri mattina ha ufficializzato a Roma in un hotel davanti a Montecitorio la federazione nazionale del movimento. Alcuni parlamentari come Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia hanno accettato l’invito a partecipare alla riunione e di essere a fianco del Movimento.
 
“Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale è al loro fianco e si mette a disposizione per portare le loro istanze in Parlamento – ha detto Giorgia Meloni –  Perchè la tutela dei nostri prodotti, la valorizzazione delle nostre risorse e del lavoro italiano non è solo una priorità: è un obbligo”. Il leader della Lega Matteo Salvini sarà a Palermo domenica 8 febbraio alle 15. L’appuntamento è all’Hotel delle Palme. Il politico incontrerà gli aderenti della Sicilia occidentale del movimento Noi con Salvini.