Dobbiamo aspettarci che il Governo nomini altri commissari. Uno per procedere al taglio del personale, al taglio di premi, indennità, fasulli straordinari, rimborsi spese ed altre somme che indebitamente vengono corrisposte a dirigenti e dipendenti. è indispensabile il commissario, perché non ci sarà nessuno disposto a fare questa operazione di pulizia.
Che lo schifo e l’indignazione dei siciliani siano arrivati ad alti livelli lo dimostra anche la manifestazione di protesta degli agrigentini, che non hanno più sopportato il volgare comportamento dei consiglieri comunali di quel Comune, chiedendo a gran voce che se ne andassero a casa. Cosa che è accaduta puntualmente con le dimissioni in massa di tutti quei soggetti che nel Consiglio comunale avevano trovato un posto di lavoro.
È noto che la politica deve essere un servizio e perciò stesso non remunerata. Sono note anche le leggi 191/09 e 122/10 del governo Berlusconi che hanno tagliato numero di consiglieri, assessori e relativi compensi, leggi che sono state dichiarate inapplicabili in Sicilia dall’allora assessore Caterina Chinnici con propria circolare 1/11. Basterebbe che l’attuale assessore alle Autonomie, Ettore Leotta, eliminasse la circolare citata e dichiarasse applicabili in Sicilia le richiamate leggi.
Sono solo i risultati a misurare la capacità di chi dirige rami aziendali delle pubbliche amministrazioni. Dirigenti che inventano scuse per non fare o fare male andrebbero mandati a casa. è tutta loro la responsabilità del marasma che c’è nelle pubbliche amministrazioni, di qualunque livello.
È vero che essi subiscono spesso l’interferenza dei politicanti senzamestiere, che continuano a utilizzare la cultura del favore per procacciarsi voti o prendere mazzette. ma è anche vero che le persone perbene, e fra i dirigenti pubblici ve ne sono tantissimi, devono creare un argine alla permeabilità della corruzione e dei favoritismi.
Con essi sta l’opinione pubblica e la classe dirigente che eticamente la rappresenta. Fino a quando i cittadini continuano a non occuparsi dell’andamento delle istituzioni, coloro che le occupano, anche indegnamente, si riterranno manovratori non disturbati. è ora di finirla e di ricominciare dagli onesti e capaci.