Continuiamo l’elencazione: Una nota speciale, meno negativa (ma sempre negativa), merita l’agricoltura. Le statistiche sulle forze di lavoro e sugli occupati continuano a riflettere fortemente l’assenza di crescita. Per il 2015 le stime Res anticipano un ulteriore peggioramento della situazione occupazionale, che è stata del 23% contro il 13% della media nazionale.
Da queste premesse non si capisce come di botto il rapporto faccia una stima di crescita del Pil reale dell’1,5%. Dopo avere accertato, anche in questo caso non si capisce, che nel 2014 la crescita è stata pari a zero, mentre risulta che vi è stata una decrescita del 2,4%.
In nessun altra parte delle 35 pagine vi è alcun argomento che motivi la previsione ottimistica, dal che dobbiamo dedurre che essa è priva di fondamento. Anzi, ingenera nell’opinione pubblica una attesa positiva del tutto inesistente.
A tutti gli addetti è noto che un rapporto deve essere esaustivo, cioè deve contenere in sé le valutazioni argomentative delle previsioni. Sfidiamo chiunque a trovare nel Rapporto Res in questione un argomento che sostenga la previsione di crescita del Pil 2015 dell’1,5%.
Fino a quando i medici non diranno la verità, la Sicilia non avrà alcuna speranza di ribaltare l’andamento negativo per imboccare la via della crescita e dell’occupazione.
Ci sembra di essere in Grecia, rovinata da una classe politica e burocratica, che per anni ha comunicato dati falsi all’Unione europea, persino nel momento in cui ha aderito all’unione monetaria. Quel comportamento scellerato ha ridotto il popolo greco in mutande, facendo arricchire lobbies, consorterie e privilegiati. Ed ora il popolo greco ne paga amaramente le conseguenze.
Ci opponiamo fieramente che al popolo siciliano capiti quello che è capitato al popolo greco. Il QdS ha sempre pubblicato, in 36 anni di vita, i dati reali e prospettate le soluzioni concrete per risolvere i problemi.
Fra esse l’inserimento dei valori di merito e responsabilità nel ceto politico e nelle pubbliche amministrazioni regionali e locali, con il taglio lineare di tutti i privilegiati.
Occhio alla verità. Tutta!