Tagli “scellerati” ai servizi, i Comuni alzano la voce

Continuano le azioni di protesta dei Comuni siciliani contro il tagli. Per affrontare il tema della drammatica situazione economico-finanziaria degli Enti locali siciliani, infatti, sono state avviate varie azioni dimostrative come le bandiere a mezz’asta, i municipi al buio il 28 gennaio scorso e l’adesione formale dei Consigli comunali convocati contemporaneamente il 9 febbraio nel corso dei quali è stato approvato un documento di adesione alla mobilitazione, la campagna avviata su facebook e su twitter  #TagliComuni e altre ancora ne sono state annunciate.
L’Anci Sicilia ha inoltre coinvolto,  con una nota inviata a tutte le massime cariche dello Stato e della Regione Sicilia, anche la deputazione nazionale e regionale chiedendo loro, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, un cambio di rotta. Alla mobilitazione hanno aderito, approvando le delibere proposte dall’Associazione dei Comuni siciliani più di 200 Comuni e altri stanno continuando ad aderire in questi giorni.
“Siamo contro questi tagli scellerati – ha spiegato Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia – che mettono a rischio l’erogazione, da parte dei Comuni, di molti servizi essenziali per i cittadini e che mortificano la nostra Regione. Non possiamo continuare ad accettare tagli indiscriminati che penalizzano i nostri cittadini trasformando noi sindaci in gabellieri per conto dello Stato, che non possono portare avanti il mandato ricevuto al momento della propria elezione”.
“Ci diano risposte concrete – ha concluso – e ci mettano nelle condizioni di assicurare i servizi essenziali alle nostre comunità”.  Proprio per mantenere alta l’attenzione sul sistema degli Enti locali l’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia ha deliberato di convocare una serie di incontri sul territorio partendo proprio oggi da Messina, dove si riunirà il Consiglio regionale  dell’Associazione.