Ars, lavori sospesi su T.U. attività produttive

PALERMO – Non cambia la musica a Palazzo dei Normanni, dove l’ultima seduta di mercoledì scorso non ha portato a nulla, nonostante il presidente Ardizzone abbia cercato di spronare il Parlamento a legiferare.
Si sarebbe dovuto discutere sui 238 articoli del Tuap, il Testo unico delle attività produttive, un ddl che mette ordine nella materia del commercio, colmando una serie di lacune. Per l’occasione in Aula c’era l’assessore al ramo Linda Vancheri. Invece la discussione ha preso la strada della richiesta del commissariamento della Camera di Commercio di Palermo, dopo l’arresto del suo presidente Roberto Helg. Quando è stato il momento di cominciare a votare gli emendamenti al testo unico  il presidente dell’Ars ha annunciato che "sarebbe potuto mancare il numero legale" e ha sospeso i lavori.
Ardizzone ha poi spiegato come stia valutando l’ipotesi di rinviare il testo unico in sede referente in commissione Attività produttive. Il presidente ha tuttavia sottolineato la necessità che in commissione vengano rappresentati tutti i gruppi parlamentari. L’Aula ha sospeso i lavori senza aver esaminato alcun articolo del testo unico ed è stata rinviata a martedì alle 16.
C’è stato solo il tempo di comunicare le decisioni della conferenza dei capigruppo: entro il 30 marzo sarà calendarizzata la mozione di censura all’assessore alla Salute Lucia Borsellino, su richiesta del gruppo parlamentare di FI.
Il 24 marzo l’Aula si pronuncerà sulla scelta del vicepresidente, posto lasciato libero da Salvo Pogliese che ha optato per il seggio al Parlamento europeo. Trasferta ieri mattina per la   commissione Antimafia dell’Ars a Montelepre (Palermo), Comune sciolto un anno fa per condizionamenti della criminalità organizzata. Guidata dal presidente Nello Musumeci (Lista Musumeci)  e composta dai deputati Toto Cordaro (Pid), Giorgio Ciaccio (M5S), Piero Alongi (Ncd)  e Totò Lentini (Sicilia democratica), la struttura ha tenuto una riunione operativa con i commissari straordinari Ignazio Portelli, Concetta Caruso e Vito La Rocca, presenti anche i dirigenti tecnici Dorotea Martino e Giuseppe Tomaselli.
La commissione in una nota precisa che nell’incontro a porte chiuse, si è parlato dell’attività svolta nel primo anno di gestione straordinaria del Comune, degli obiettivi programmatici da raggiungere a breve scadenza, del rapporto con la cittadinanza. "Una minoranza non può mettere in cattiva luce una Comunità fatta da persone perbene", ha commentato il presidente Nello Musumeci. "La legge che disciplina lo scioglimento dei Comuni per mafia va cambiata ed anche presto – ha aggiunto – è ampiamente dimostrata ormai la sua inefficacia, sotto diversi aspetti. A Montelepre abbiamo verificato il lavoro svolto nell’anno dai commissari straordinari, che hanno bisogno della collaborazione dei cittadini, soprattutto dei giovani, alcuni già impegnati nel volontariato sociale e culturale. La buona politica deve operare libera da ogni condizionamento esterno e perseguire sempre interessi generali e non quelli di pochi".