Si tratta di una discriminazione che danneggia i cittadini che non hanno avuto la possibilità di competere alla pari in un concorso. Si tratta anche di un’azione che danneggia gli studenti, i quali possono trovarsi a studiare con insegnanti molto bravi, ovvero con insegnanti non all’altezza della situazione.
Il punto è proprio questo: la scuola ha un ruolo centrale nello sviluppo e nella civiltà di una Comunità. Formare giovani in modo adeguato è indispensabile per crescere. La scuola, inoltre, è una sorta di ascensore sociale, perché consente di elevare coloro che partono da condizioni economiche meno abbienti. è, infatti, la conoscenza l’elemento che può far crescere i giovani e renderli competitivi in un mercato mondiale sempre più agguerrito, in cui prevalgono i migliori.
La scuola andrebbe sostenuta, migliorata e utilizzata come il massimo veicolo di crescita sociale ed economica, non come un luogo ove si trova il lavoro.
Chi insegna deve avere passione e alto spirito di servizio, perché dall’asilo, bisogna accompagnare i giovani fino alla maturità.
Nel versante della formazione, occupa un posto primario anche l’Università. è vero che i docenti entrano per concorso, ma è anche vero che sulla questione vi sono state molte situazioni non chiare che hanno causato guasti.
Dalle nostre Università, soprattutto dalle Facoltà scientifiche, escono tantissimi giovani brillanti e preparati che quando vanno in giro per il mondo primeggiano. Ma anche tanti altri che non hanno una formazione adeguata, per cui non sono competitivi, neanche nel nostro mercato interno.
Scuola e università dovrebbero investire nei giovani e nel loro futuro, renderli competitivi perché preparati in modo aggiornato, non soltanto per primeggiare nel mondo, ma e soprattutto, per rendere più competitivo il processo economico interno, in cui parte preponderante è la cultura.
Qualche ignorante diceva che con la cultura non si mangia. La verità è, invece, che la cultura costituisce un volano per tutte le attività economiche, fra cui la fruizione di beni culturali e paesaggi e in genere dei tesori che possiede il nostro Paese.
Dunque, avanti i bravi opportunamente selezionati. In coda gli incapaci!