La legge Fornero non viene applicata in Sicilia per l’opposizione dei sindacati dei dipendenti pubblici, i quali tutelano legittimamente gli interessi dei propri associati. Solo che tali interessi di parte sono fortemente contrari all’interesse generale di tutti i siciliani, i quali non possono più consentire che a decine di migliaia di privilegiati vengano elargiti stipendi addizionali, indennità ed altro, in maniera superiore a quelli di tutti i loro colleghi, statali e di altre Regioni.
Anche in questo caso, alla norma indicata prima, relativa a consiglieri e assessori comunali, basta aggiungere il secondo articolo: la legge Fornero si applica in Sicilia.
Vi è una terza legge nazionale che non è stata recepita e cioè l’articolo 16 della 183/2011, che consente la messa in disponibilità, con l’80 per cento dello stipendio netto, dei dipendenti pubblici di cui non c’è bisogno.
E siccome in Sicilia vi sono almeno ventimila di tali dipendenti inutili, fra regionali, comunali e di altri enti, nonché quelli delle partecipate regionali e comunali, con l’applicazione della richiamata legge essi potrebbero essere messi in questa sorta di cassa integrazione, con un risparmio di molte centinaia di milioni di euro, senza recare alcun danno alla macchina pubblica.
La grave situazione generale della macchina regionale e quella dei comuni e di altri enti, alimenta le metastasi dell’altro cancro (il primo è l’inefficienza) che è la corruzione.
In Sicilia non viene neanche osservata la legge contro la stessa (190/2012), tanto che i portali web della Regione, quelli di Comuni ed altri enti sono opachi, privi di quelle informazioni che i cittadini hanno il diritto di conoscere.
Per queste omissioni nessuno paga, neanche quei responsabili della trasparenza e dell’anticorruzione che sono stati nominati dalla Regione e dai sindaci, ma che non ottemperano come dovrebbero al loro obbligo preciso di mantenere aggiornati i siti istituzionali, completandoli di tutte, ma proprio di tutte, le informazioni in un ambito di totale trasparenza, vera arma di contrasto alla corruzione.
Vi sono due ipotesi: o tali responsabili hanno un tornaconto, o sono conniventi con corrotti e corruttori.
Ora bisogna scegliere: stare con i corrotti o con i siciliani.