Catania – Centro storico, il vuoto è soprattutto nelle idee

CATANIA – Eventi, iniziative, mobilità sostenibile e decoro. Tante le proposte per rilanciare il centro storico cittadino, una volta fiore all’occhiello della Catania rinata dopo il buio degli anni Ottanta, e oggi diventato fonte di problematiche più che di vanto, lanciate dal consigliere della Prima municipalità, Davide Ruffino, la scorsa settimana nel corso di una conferenza stampa. Una denuncia costruttiva, quella di Ruffino, per fare in modo che le vie centrali della città non siano più, come ora, un susseguirsi di botteghe chiuse, in affitto o vendita.
“Negli ultimi vent’anni è stata realizzata una politica di mobilità sbagliata e inefficace per la nostra città che ci ha condotti alla situazione drammatica in cui versiamo oggi – afferma Ruffino. Un centro storico svuotato – continua – è quello che si presenta oggi sotto i nostri occhi. Si va disperdendo pian piano l’identità del centro commerciale naturale, fatta di negozi, di piazze e di strade storiche di prestigio e vengono a mancare anche i piccoli negozietti di artigianato locale”.
Politiche sbagliate, eventi ridotti al lumicino e poi i sempiterni problemi – assenza di parcheggi, di sicurezza, di iniziative – sarebbero secondo il consigliere, alla base della profonda crisi economica e civile della città, cui andrebbe posto rimedio immediatamente.
“È arrivato il momento di programmare e, soprattutto, realizzare un piano di interventi capace di far competere il nostro centro commerciale naturale con i centri commerciali – continua Ruffino. I primi fatti di storia, di tradizione e di cultura – spiega – e i secondi, luoghi di luci, di cemento e di anomia. Un centro storico ricco di eventi, con una programmazione trasparente – sottolinea ancora – potrebbe portare nella nostra città nuova linfa e maggiore affluenza di visitatori provenienti non solo dalla nostra provincia ma anche dalle città vicine”.
E propone alcune soluzioni percorribili per iniziare questa piccola rivoluzione. A cominciare dal chiudere il centro alle auto, aumentando la Zona a traffico limitato.
“Il nostro centro storico non può più accogliere auto, e questo è evidente – prosegue il consigliere – ma può ancora ospitare tante persone che oggi non riescono a raggiungere il centro in quanto la nostra città risulta sprovvista di strumenti di mobilità alternativi. Stesso problema – continua – per tutte quelle persone che decidono di spostarsi con un mezzo alternativo come la bicicletta. È necessario e non più rinviabile chiudere aree di centro storico e avviare nuove Ztl”, conclude.
Un aspetto sul quale l’amministrazione starebbe lavorando: allo studio, infatti, ci sarebbe la nuova sosta a pagamento notturna, che prevede tariffe differenziate e un percorso più ampio da parte della navetta, proprio per evitare che le automobili affollino le vie del centro. Ma il percorso è lungo.