Amianto, un morto a settimana

PALERMO – Gran parte dell’amianto presente in Sicilia è ancora da censire, ma le sue conseguenze sono già drammaticamente misurabili. Lo dicono i dati per incidenza del mesotelioma nell’Isola, una patologia collegata all’esposizione da amianto, e il tasso di mortalità che ne deriva.
Al centro del rischio ci sono le ex aree industriali e, com’è noto, Biancavilla nel catanese. Prima che la parabola dei casi possa diventare discendente bisognerà attendere, dicono gli esperti, ancora il 2020, ma intanto la Sicilia dovrà aver avviato la mappatura del suo territorio e anche le bonifiche, visto che, stando all’ultimo censimento realizzato dal ministero, non c’è ancora un sito regionale contaminato che si possa definire restituito agli usi legittimi.
Anche l’ultima legge regionale, approvata nella primavera 2014, risulta ancora largamente inapplicata.