PISA – Si stima che nel 2014 siano stati circa 56 mila gli studenti di 15-19 frequentanti gli istituti superiori presenti nel territorio della regione Sicilia che hanno consumato almeno una sostanza illecita, cioè il 24% di tutti gli studenti della regione, mentre in Italia sono il 27%.
Più precisamente sono 55mila quelli che hanno consumato cannabis nel corso dell’anno, quasi 6mila quelli che hanno utilizzato cocaina e circa 3mila eroina. Ci sono poi quasi 4mila studenti che, durante l’anno, hanno utilizzato allucinogeni e sono 4.500 quelli che invece hanno assunto stimolanti.
Sono questi i risultati emersi dallo studio ESPAD®Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) condotto nell’anno 2014 dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr).
“È interessante sottolineare fin da subito che in questo ultimo studio ESPAD®Italia – spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e responsabile dello studio – è stata aggiunta una domanda riferita alla circostanza in cui è capitato di assumere sostanze psicoattive senza sapere di cosa si trattasse, comportamento particolarmente rischioso vista la mancanza di conoscenza sui possibili effetti e reazioni derivanti dall’assunzione. Ebbene, a quasi il 2% degli studenti della regione è capitato di assumere sostanze di cui non ne conoscevano la natura, per lo più sotto forma di un miscuglio di erbe sconosciute ma anche di pasticche/pillole.
Il consumo di cannabis ha interessato il 23% degli studenti isolani ed il 15% l’ha utilizzata nel mese precedente lo svolgimento dello studio (contro il 26% e 17% dei coetanei delle altre regioni italiane), ma sono quasi 8mila i giovani che hanno assunto la sostanza 20 o più volte nell’ultimo mese (poco più del 3% di tutti gli studenti siciliani di 15-19 anni contro quasi il 4% di quelli italiani). È interessante rilevare che il consumo di cannabis fa registrare un aumento nel corso degli ultimi anni, passando dal 18% del 2011 al 20% nel 2013 all’attuale 23%. Stesso andamento si osserva rispetto al consumo corrente, quello cioè riferito agli ultimi 30 giorni, che dal 12% del 2011 passa al 14% degli anni 2012 e 2013 al 15% del 2014, mentre il consumo frequente si mantiene stabile nel corso dell’ultimo triennio.
Rispetto al consumo di cocaina, sono poco meno di 8mila i ragazzi che l’hanno provata almeno una volta nella vita, il 3% circa di tutti gli studenti 15-19enni (contro il 4% circa dei coetanei italiani) ed il 2,3% l’ha usata nell’ultimo anno, in linea con il dato nazionale del 2,6%”.
Secondo lo studio sarebbero poco più di 6mila gli studenti siciliani che hanno utilizzato allucinogeni (LSD, funghi allucinogeni, francobolli, ecc…) almeno una volta nella vita e quasi 7mila quelli, invece, che hanno provato sostanze stimolanti, quali anfetamine e/o ecstasy, che corrispondono rispettivamente al 2,6% e 2,9% di tutti gli studenti 15-19enni della regione, prevalenze che risultano inferiori a quelle rilevate tra i coetanei italiani, pari al 4% circa per ciascuna sostanza. Anche le prevalenze regionali riferite al consumo durante l’ultimo anno risultano inferiori a quelle nazionali: sono infatti poco meno del 2% gli studenti siciliani che hanno utilizzato allucinogeni e altrettanti stimolanti, contro rispettivamente il 2,5% e 2,7% dei coetanei italiani.
E l’eroina? Rimane la sostanza meno utilizzata: corrispondono all’1,5% gli studenti siciliani che l’hanno provata almeno una volta nella vita (poco più di 3500 studenti) e all’1,2% quelli che l’ha utilizzata nell’anno antecedente lo studio, in linea con i dati italiani pari rispettivamente all’1,4% e 1,1%.
Il 7% ammette di fare uso di psicofarmaci senza prescrizione
PISA – Una menzione a parte meritano le smart drugs. Qui si osserva la stessa curva d’andamento rispetto agli studenti che hanno utilizzato le droghe cosiddette furbe, chiamate così proprio perché, al confine tra legalità ed illegalità, vengono commercializzate prevalentemente sotto forma di prodotti naturali, risultando facilmente reperibili on-line, anche per i giovani. Anche in questo caso le prevalenze regionali risultano perfettamente in linea con quelle nazionali (1,6% sono gli studenti che le hanno utilizzate nella vita e 1,2% quelli nel corso dell’ultimo anno).
Diamo ora uno sguardo all’utilizzo di psicofarmaci senza prescrizione medica.
“In Sicilia sono circa 16mila gli studenti di 15-19 anni che – spiega Molinaro – ne hanno fatto uso durante l’ultimo anno, poco meno del 7% di tutti gli studenti, prevalenza che risulta inferiore a quella nazionale pari al 9%. A differenza delle altre sostanze psicoattive dove risultava che erano in particolare i maschi ad utilizzarle, in questo caso risultano che siano le femmine più attratte da questo tipo di consumi, circa il 9% contro il 5% dei coetanei”.