Veroconsumo, associazione regionale di consumatori, sta preparando ricorso al Tribunale civile di Catania, rappresentando i legittimi interessi di qualche decina di disoccupati siciliani ai quali è stato impedito di partecipare a concorsi mai banditi per essere assunti da Regione e Comuni siciliani.
Da chi è stato impedito? Dalle stesse amministrazioni che hanno assunto con metodo clientelare tutti i privilegiati che, come titolo di merito, avevano la raccomandazione.
Per tutti ricordiamo l’infornata che ha fatto il governo Lombardo di ben cinquemila dipendenti, ad inizio dell’anno 2011, in forza della circolare regionale n. 8/2010 sulla procedura di stabilizzazione ai sensi dell’art. 17 del decreto legge 78/2009 convertito in legge 102/09.
Veroconsumo chiederà al Tribunale di valutare se la citata legge nazionale e tutte le consorelle non abbiano violato l’articolo 97 della Costituzione, cioè le assunzioni senza concorso, e pertanto se non ritenga di rimettere tale legge al vaglio della Corte Costituzionale. Se così avverrà, la Consulta non potrà che confermare la propria precedente citata sentenza con le stesse conseguenze: illegittimità delle leggi e decadenza immediata degli assunti senza concorso.
La Sicilia si trova in questa drammatica situazione per il pessimo comportamento degli ultimi tre presidenti della Regione (Cuffaro, Lombardo e Crocetta), col tremendo risultato di aver perso 14 punti di Pil contro otto della media nazionale in questo settennio di crisi.
Una crisi che ha colpito duramente i siciliani, ma anche centinaia di migliaia di imprenditori, piccoli e medi, e artigiani: cioè le cosiddette partite Iva tanto vituperate, ma che sono il vero motore dell’economia.
L’avere immesso dirigenti e dipendenti non qualificati ha intasato la Pubblica amministrazione regionale e comunale aumentando ancor più l’enorme inefficienza che ha imperato in quest’ultimo ventennio
L’economia è bloccata, il Pil in decrescita, la disoccupazione in aumento. Urge invertire ad “U” i comportamenti dei vertici regionali e comunali in modo che siano basati su progetti immediatamente realizzabili, sulla totale utilizzazione dei fondi europei e sull’apertura di cantieri, nonché sulla capacità di attirare investimenti e turisti cui offrire servizi di qualità.