Messina – Controllo su pizzo e appalti 22 arresti nel messinese

MESSINA – Controllavano il territorio, chiedendo il pizzo agli imprenditori e gestendo importanti appalti, con l’appoggio di Cosa nostra catanese, con cui avevano un rapporto paritario. Questo quanto emerge, secondo i magistrati, dall’operazione antimafia Gotha V, eseguita nella mattinata di ieri da Carabinieri e Polizia, che hanno eseguito 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di esponenti del clan di Barcellona Pozzo di Gotto.
Alcuni degli arrestati sono nuove leve del clan, che utilizzavano metodi ancora più spregiudicati. Si occupavano di chiedere il pizzo a diversi locali e facevano anche rapine cruente tra cui una in particolare è finita con una gambizzazione. Per garantirsi il controllo delle attività criminali non esitavano a fare spedizioni punitive armati anche di kalashnikov. In una di queste occasioni a Mazzarra Sant’Andrea fu solo il passaggio di una pattuglia a evitare il peggio.
“Emergono – ha spiegato il capo della Procura di Messina, Guido Lo Forte – anche collegamenti con la politica. Il mio ufficio  aveva chiesto la custodia cautelare in carcere anche nei confronti dell’ex sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea Carmelo Navarra”.
Fra gli arrestati di ieri, c’è anche Angelo Bucolo, il fratello dell’attuale sindaco, Salvatore Bucolo. 
“L’organizzazione criminale – ha aggiunto Lo Forte spiegando l’attività portata avanti sul territorio – durante le elezioni del 2007 avrebbe anche indotto il principale candidato concorrente a ritirarsi. Il giudice, però, ha rigettato la nostra richiesta di arresto”.