La nostra ignoranza è abissale. La nostra conoscenza è minima, per cui brancoliamo nel buio, nonostante la continua ricerca per tentare di scoprire l’arcano.
In questo mondo di ignoranza, hanno gioco facile le religioni, e con esse liturgie e gerarchie, che fanno leva sulla paura della morte insita nella maggioranza degli esseri viventi.
In un bell’articolo di Pietro Greco, pubblicato su l’Espresso, vi è una disamina delle nostre conoscenze. Argomenta esaurientemente e conclude amaramente: “Dopo secoli di ricerca, conosciamo appena il quattro percento di ciò che forma l’Universo”. Figuriamoci se possiamo conoscere quello che c’è al di là dell’Universo stesso!
In questo quadro di riferimento dobbiamo collocare la nostra vita ed il nostro vivere, che è un modo per condurla, sapendo con precisione che essa è, come diceva Ennio Flaiano (1910-1972): “Un lampo fra due periodi bui”. Se ci pensiamo bene, l’attimo in cui ognuno di noi ha emesso il primo vagito, fa iniziare un countdown rispetto all’attimo in cui esaliamo l’ultimo respiro.
Bisogna parlare di tutto ciò con serenità e consapevolezza, senza alcuna paura.
Ma vi sono giovani brillanti, volitivi, che non si arrendono mai, che cadono e si rialzano e perseguono un loro disegno di vita costruttivo, che serva a loro stessi ed anche alle altre persone.
Poi vi sono i vecchi-giovani e i vecchi-vecchi. Non è una questione di età, anche in questo caso è una questione di mentalità. Quelli che non vedono l’ora, come la vergine che portava l’orologio dietro la schiena, di andare in pensione, che fanno quando raggiungono l’agognata meta? Se non svolgono attività alternative che tengano impegnata l’intelligenza, si afflosciano e, via via, perdono energia e invecchiano prima del tempo.
Per contro, vi sono i vecchi-giovani, che non sentono il peso degli anni, che affrontano il lento declino fisico con tranquillità, ma che moltiplicano l’uso della propria intelligenza senza far venire meno la voglia di conoscere, di sapere e di fare.
Ognuno di noi deve mantenere attivo il proprio comportamento, consistente nel misurarsi e confrontarsi con gli altri esseri umani e con gli eventi che capitano, sempre in modo positivo.