Cosicché le norme non sono autostrade chiare, rettilinee, ma costituiscono una sorta di dedalo, per percorrere il quale bisogna munirsi del filo di Arianna. Ma questo non è un sistema ordinato che consenta ai cittadini di avere chiaro il quadro di riferimento e, quindi, la certezza che i propri comportamenti siano conformi ai doveri e ai diritti.
È proprio la sequenza – doveri prima dei diritti – che dovrebbe informare le azioni di ogni cittadino. Ma è, soprattutto, la linearità delle regole che gli consente di capire se si comporta bene oppure male.
Le regole devono prevedere sanzioni, senza delle quali si verifica l’arbitrio, perché, come è noto, la carne è debole e chi sa di non incorrere in penalità, sperando di farla franca, è tentato di evaderle.
È noto quello che pensava Oscar Wilde (1854 – 1900): Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Se la politica, in quest’ultimo ventennio è degradata, se la gloriosa burocrazia italiana degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 ora è completamente allo sfascio, la causa principale è l’assenza di sanzioni rispetto alle regole che, volutamente, sono ingarbugliate, complicate e non consentono di far capire con limpidezza chi si comporta bene e chi si comporta male.
Quando enti importanti non mettono sui propri siti stipendi, compensi ed emolumenti, i nominativi dei consulenti, tutte le fasi degli appalti con le denominazioni delle imprese, i nomi dei direttori dei lavori, mentre non vengono registrati nomi e cognomi dei controllori, alimentano la corruzione, diretta e indiretta. Favoriscono quelle persone che ne traggono vantaggi, danneggiando le persone oneste, le imprese competitive e, in generale, tutti i componenti della Comunità.
La Trasparenza è lo strumento più forte contro l’illegalità e la corruzione stessa. Bisogna decidersi una volta per tutte che essa È l’arma finale per mettere al bando corrotti e corruttori e tutti gli altri soggetti che della malversazione fanno una propria linea perniciosa a scapito degli altri.
Nel sentimento popolare comincia a diffondersi la necessità di sapere tutto quello che accade nelle Istituzioni di qualunque livello. Quando vi sono responsabili che si nascondono, o nascondono i propri atti, l’indignazione monta e i cittadini sono pronti a lanciare monetine contro coloro che ricoprono ruoli primari, avendo il dovere di osservare e fare osservare le regole.