Ben dodici, invece, sono in Campania. Fra essi, il candidato presidente, del Pd, Vincenzo De Luca.
La sua situazione è nota: è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio. Se dovesse essere eletto, il prefetto emetterebbe un’ordinanza di sospensione. Ma alcuni traffichini hanno pensato che avrebbe il tempo di nominare la sua Giunta e il vice presidente, in modo da evitare il ritorno alle urne. Il solito guazzabuglio all’italiana, ben lontano dalle regole etiche.
Renzi, secondo noi, ha fatto male ad appoggiare De Luca, benché la sua colpa sia veniale e, peraltro, soggetta all’appello in corso.
Ha fatto male perché sulla moglie di Cesare…Certo, avendo vinto, il De Luca, le primarie, il Pd non poteva negargli di competere. Ma nel caso analogo di Mirello Crisafulli, candidato sindaco ad Enna, non è stato concesso l’uso della denominazione, tant’è che l’ex senatore ha intestato la sua lista Enna democratica (Ed).
Si capisce che c’è differenza fra una grande Regione come la Campania e un piccolo Comune capoluogo come Enna. Ma l’etica non conosce differenze quantitative, per cui in due casi analoghi il comportamento doveva essere il medesimo. Così non è stato: Renzi ha sbagliato.
Tornando a De Luca, prendiamo atto della sua dichiarazione secondo la quale intende querelare Rosy Bindi per diffamazione. Ci sembra una reazione scomposta, se non una vera e propria boutade, perché la presidente della Commissione parlamentare ha fatto quel che ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni secondo il codice etico.
Peccato che tale Commissione non abbia preso in esame i candidati a sindaco e ai Consigli comunali, forse perché erano troppi e si sarebbe stancata. Se l’avesse fatto, la lista degli impresentabili sarebbe stata chilometrica, soprattutto nelle regioni ove ancora hanno forte presenza le diverse criminalità organizzate.
La Questione morale comincia ad emergere ed è sempre più presente nella cognizione dei cittadini, i quali hanno il difetto, però, di non indignarsi e protestare a voce alta, ma di disertare le urne.
La Questione morale è diventata primaria nella vita del nostro Paese. Occorre che tutti denuncino i comportamenti illeciti contro la Cosa pubblica, le ruberìe e la corruzione.
Tutti, nessuno escluso. Senza esitazione!