Se Renzi ha detto che si sia trattato di un regolamento interno dei conti, ha sbagliato, anche se questo fatto si può supporre. Ma noi crediamo che non lo abbia detto perché troppo intelligente nel non capire i fatti come sono.
La verità è che De Luca candidato, nonostante avesse vinto le primarie, non doveva ricevere l’avallo del Pd, che non lo ha dato per le stesse ragioni a Mirello Crisafulli, candidato a sindaco del capoluogo Enna.
Ormai la frittata è fatta, ma il guazzabuglio continua. Nei prossimi giorni vedremo se arriverà l’ordinanza di sospensione del prefetto, per applicare puntualmente la legge Severino. Se, invece, tarderà qualche settimana consentirà a De Luca di nominare giunta e vice presidente, cui andrà l’onere di governare non appena arrivi la sospensione. Ovviamente si metterà in moto un ricorso al Tribunale ordinario che dovrà valutare l’applicabilità della legge Severino. Campa cavallo…
La Campania ha bisogno di una giunta e di un presidente stabili perché ha problemi non inferiori a quelli della Sicilia. Peraltro dobbiamo ammettere che De Luca è stato un ottimo sindaco di Salerno.
Il dato più preoccupante di questa tornata elettorale, alla quale erano chiamati 22 milioni di italiani, è che la metà di essi non è andata a votare, intendendo così dimostrare sdegno e indignazione per classe di politicanti e classe burocratica da essa mantenuta. Entrambe fanno solo i propri interessi, non già quelli dei cittadini. Tuttavia, non andare a votare è come il marito che per fare un dispetto alla moglie si taglia gli attributi.
La democrazia deve essere attiva e partecipata; sarebbe stato più logico che gli astenuti avessero votato per i due partiti di protesta e non di proposta, quali sono il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord.
Sì, perché è indispensabile rompere le uova per fare la frittata, come sosteneva Lenin. Cioè mandare a casa una classe politica che ha rovinato l’Italia e che continua imperterrita nel mantenere privilegi inauditi, sorda alle istanze dei dieci milioni di poveri italiani, come afferma l’Istat.
Matteo Renzi sta tentando di dare una svolta al sistema. Auguriamoci che riesca a fare le riforme che taglino l’ossigeno ai parassiti.