Ribadiamo, quindi, che si tratta di mancata riscossione e non di evasione: fra le due attività, come ben si capisce, vi è una grande differenza.
Il presidente Crocetta, quindi, ha usato indebitamente il termine evasione, anziché mancata riscossione, il che fa capire la sua ignoranza della materia che l’avrebbe dovuto obbligare a comprendere, prima di convocare una conferenza stampa urbi et orbi, riportata in maniera erronea dai media regionali.
Crocetta ha voluto inserire un elemento improprio, cioè che la supposta evasione – in effetti mancata riscossione – è pari all’1,25% del Pil. È una balla! Infatti, anche se la partecipata avesse incassato l’intero credito di un miliardo, il Pil siciliano non sarebbe cambiato neanche di un millesimo di euro. Crocetta ha confuso fischi con fiaschi.
Ma tanto siamo abituati alle amenità che dice Crocetta, più volte elencate su queste colonne e mai smentite dallo stesso. Peraltro si ostina a non rispondere alle quattordici domande che abbiamo già pubblicato per diciotto volte. Ha paura della verità o si nasconde?
Secondo i dati di cui all’intervista pubblicata all’interno, a Riscossione Sicilia Spa sono stati affidati debiti da riscuotere nel 2014 per 5,7 miliardi, mentre la partecipata ha riscosso solo 487 milioni dei ruoli cartellati. è pertanto rilevante che ne abbia riscosso solo un dodicesimo.
Nella denunzia fatta in conferenza stampa, vi è stato un riferimento anche a soggetti malavitosi, pur intestatari di beni mobili ed immobili. Fa bene, quindi, la partecipata ad aggredirli per potere incassare. Fa anche bene ad esercitare quest’azione coattiva appoggiandosi alla Guardia di finanza, che aggiunge anche questa incombenza a quella principale che è la lotta all’evasione, tenuto conto del fatto che Riscossione ha il dovere-potere di esigere le somme riportate dai ruoli.
Il nuovo slancio in questa direzione inverte l’appiattimento precedente e inserisce innovazione nel processo di riscossione, attraverso una migliore organizzazione degli uffici, la responsabilizzazione di dirigenti e dipendenti, con elementi di maggiore efficienza, necessari in un comparto essenziale per le casse pubbliche. Senza capacità professionale non si conclude nulla!
Il bilancio di Riscossione Sicilia Spa, depositato in giugno 2014 per il 2013, presenta ricavi per 86 milioni, 93 milioni di costi e una perdita di 7 milioni di euro.