Smog, silenzio sulle morti silenziose

PALERMO – Non ci sono soltanto le emissioni nelle zone industriali a incidere sulla qualità dell’aria di Sicilia. A determinare i pessimi dati isolani, infatti, contribuiscono anche i trasporti, in particolare i veicoli a diesel, e l’assenza di normative aggiornate a livello regionale e locale. Pesa anche un sistema di monitoraggio non ancora sufficientemente strutturato.
Fattori che determinano nell’Isola quasi 600 decessi l’anno, secondo il progetto Ccm Viias (Valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute) finanziato dal Centro controllo malattie (Ccm) del ministero della Salute.
Non si tratta soltanto di vite umane sacrificate sull’altare dell’inadempienza, ma anche di un salatissimo conto sanitario che supera abbondantemente il miliardo e mezzo di euro e che potrebbe essere risparmiato con politiche adeguate.