Probabilmente senza volerlo, la liberalizzazione dell’immigrazione proveniente dall’Africa, ha messo in moto di fatto una nuova attività che, giorno dopo giorno, diventa più importante anche in termini economici: migreconomics.
Si tratta di tutte le funzioni che ruotano attorno al processo cominciato con i migranti, i quali stanno arrivando in numero sempre più elevato, tanto che si stima, alla fine di quest’anno, possano superare la soglia di duecentomila.
Il Governo ha stanziato fra trenta e trentacinque euro al giorno pro capite per l’ospitalità, la ristorazione e l’assistenza, che miriadi di cooperative costituite ad hoc o già esistenti stanno approntando, perché i disperati che arrivano devono essere sostenuti, alloggiati ed a loro bisogna dare un minimo di igiene.
Si stima che il Governo alla fine dell’anno avrà speso direttamente oltre un miliardo e indirettamente sostenuto spese per la Marina, che li va a prendere, per le Forze dell’ordine che li devono controllare sul nostro territorio, per Vigili del fuoco, Protezione civile, assistenza sociale, sanità ed altre strutture pubbliche forse un altro miliardo. Due miliardi tondi per la migreconomics.
È notizia di questi giorni che un signore di 83 anni di Livorno ha messo a disposizione la sua casa ove sono ospitati sette migranti, non sappiamo se bollinati perché hanno ricevuto l’asilo politico oppure anonimi. Una cooperativa si è affrettata a prendere in affitto la villetta e gestirà i servizi relativi, percependo i famosi trenta o trentacinque euro al giorno pro capite dallo Stato.
Data la crisi, suggeriamo a tanti meridionali che possiedono la seconda casa, di metterla a profitto col sistema prima indicato.
Passiamo alla sparata del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha intimato ai sindaci di non accogliere i migranti, pena la riduzione dei trasferimenti. Essa ha sapore di propaganda, perché non ci sono gli strumenti legali atti ad attuare la sua minaccia.
Il Governo continua ad accusare l’Europa di insensibilità, ma intanto Renzi con la migreconomics sta dando una mano al Sud, anziché aprire i cantieri per infrastrutture e sostenere le attività produttive.