Sistri, la rivoluzione comincia solo adesso

PALERMO – Comincia il nuovo corso per il Sistri, il sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti immaginato nel 2007 e “avviato” ufficialmente due anni dopo, eppure largamente inutilizzato. Una storia accompagnata da uno spreco di milioni di euro e dagli scandali giudiziari che ne hanno inevitabilmente travolto l’operatività. Uno strumento che avrebbe dovuto rivoluzionare il sistema dei rifiuti di tutta Italia si è, invece, accartocciato su se stesso, costringendo di fatto il ministero a ricominciare da zero. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia tanto attesa: consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana) ha infatti indetto la gara per la concessione del Sistri per conto del ministero dell’Ambiente.
“Con l’avvio della gara Consip si apre, nel pieno rispetto dei tempi previsti, un nuovo corso per il Sistri”. Il ministro Galletti, che già da tempo aveva annunciato una rivoluzione sul sistema, ha incassato l’importante risultato del bando e adesso detta i tempi. “Entro la fine di quest’anno vogliamo raggiungere il nostro obiettivo: dotarci di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti tecnologicamente avanzato, efficace e in grado di rappresentare per le imprese, le cui istanze sono state pienamente recepite, la garanzia di operare nella trasparenza e nella legalità”.
La gara, a procedura ristretta e a lotto unico, ha l’obiettivo di garantire al mercato la possibilità di definire gli adeguati raggruppamenti di imprese per la gestione dei servizi richiesti. L’intera operazione varrà 260 milioni di euro per i cinque anni di durata del contratto (più ulteriori 24 mesi opzionali) che verrà stipulato con l’aggiudicatario. Tutti i dettagli della scheda di gara sono presenti sul sito della consip (consip.it), inclusi i termini per il ritiro della documentazione e per la ricezione delle offerte (5 di agosto), e per la richiesta dei chiarimenti (22 luglio). La documentazione di gara prelevata elettronicamente ha valenza ufficiale solo se firmata digitalmente, altrimenti ha una valenza meramente informativa.
La concessione, leggiamo dal sito Consip, prevede l’affidamento della tracciatura dell’intero ciclo di vita del rifiuto con procedura informatizzata attraverso registri di carico e scarico (produttore e smaltitore) e delle schede di movimentazione (produttore e trasportatore) così da avere una contabilità del rifiuto “chiara e definita”. Inoltre è prevista la registrazione dei percorsi in modalità offline, in linea con l’attuale normativa, con un modello in grado di evolvere in funzione delle nuove  normative europee in fase di diffusione.
Si richiede anche la generazione in automatico del Modello Unico di Dichiarazione (Mud) e la gestione dei contributi attraverso il monitoraggio e la riconciliazione dei flussi finanziari relativi al versamento delle quote annuali di iscrizione dei soggetti iscritti al Sistema.
Si prevedono anche servizi operativi, che riguardano “la tracciabilità del rifiuto, la registrazione dei percorsi, la gestione del contributo, il supporto agli utenti e la disponibilità delle informazioni”, e servizi strumentali “come le attività funzionali all’erogazione dei servizi concessori, quali la presa in carico del sistema, la gestione delle infrastrutture, la manutenzione e l’evoluzione del sistema informativo, il call center”.