Invalsi, al Sud scarsi risultati nelle prove

ROMA – Nel Mezzogiorno la variabilità di risultati tra scuole e tra classi è molto elevata, anche nel primo ciclo d’istruzione, con un impatto preoccupante sull’equità del sistema educativo in queste zone del Paese. E’ uno degli aspetti che emerge dal “Rapporto Invalsi 2015”, sulle rilevazioni degli apprendimenti degli alunni in Italiano e Matematica, presentato presso la sede del Miur.
 
Dall’indagine si evince come sia stata molto concentrata al Meridione l’astensione nelle scuole secondarie di secondo grado; in particolar modo, proprio in Sicilia si è registrato un tasso di partecipazione molto basso nei Licei (11,6%), negli istituti tecnici (10,0%), negli istituti professionali (6,5%). Le cose non sono andate molto meglio, comunque, nemmeno per quel che attiene alla scuola primaria (29,8%).
 
Per quanto riguarda i punteggi, la nostra regione ha fatto registrare una media inferiore rispetto a quella delle altre regioni italiane (185) nella prova d’italiano, alla quale hanno preso parte gli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado, che non hanno brillato nemmeno nella prova di Matematica (183), materia nella quale sono andati meglio gli studenti siciliani delle seconde classi della scuola primaria che, come media hanno fatto registrare 200.
 
La media siciliana è stata più alta nelle prove d’italiano delle seconde classi primarie (198), rispetto alla Calabria (197), all’Emilia-Romagna (196), alla Sardegna (195) e alla Campania (193); nelle prove d’italiano delle quinte classi primarie (198), rispetto alla Liguria (196), ala Calabria (195), alla Campania (191), e alla Sardegna (189); nelle prove di matematica delle quinte classi della scuola primaria (198), rispetto al Lazio (197), Liguria (194), alla Calabria (194), alla Sardegna (190) e alla Campania (189).
 
La Sicilia è andata meglio, nella media, nelle prove di italiano delle seconde classi delle scuole secondarie di secondo grado (192), rispetto al Molise (191), alla Basilicata (187) e alla Sardegna (184). Ad ottenere i risultati migliori a lvello nazionale, secondo i dati dell’indagine, sono stati gli studenti delle regioni settentrionali. Complessivamente, in tutto il Paese, sono state coinvolte circa 13 mila scuole, 115.826 classi e 2.245.676 studenti. Come per le rilevazioni precedenti è stato individuato un campione di istituti, statisticamente rappresentativo, i cui risultati costituiscono la base di questo Rapporto. Il campionamento è stato effettuato su base regionale.