Perché abbiamo ricordato il sette volte presidente del Consiglio, detto anche Belzebù? Perché ne abbiamo scoperto una riedizione in Alexīs Tsipras, di cui si dice essere un marxista-leninista, fondatore di Syriza, partito di estrema sinistra, alfiere dei pubblici dipendenti e dei baby pensionati. Si è scoperto, invece, un parolaio rosso, che ricorda quello nazionale, cioè Fausto Bertinotti, come lo ha ben definito Giampaolo Pansa.
Tsipras è partito lancia in resta contro l’accordo che il precedente governo aveva fatto con la Troika, parlando alla pancia del popolo greco, alimentando i privilegi dei dipendenti pubblici e dei baby pensionati (a soli 52 anni).
Cosicché ha quasi vinto le elezioni, poi col suo andreottismo ha associato al governo il partito di destra dei Greci indipendenti (Anel), affidando al suo leader Panos Kammenos il ministero della Difesa, che spende e spande risorse che non ha. Ha chiesto il cambio della denominazione da Troika (Ue, Bce e Fmi) a Bruxelles Group, come se la modifica di una denominazione risolvesse il problema. Era invece polvere negli occhi per il popolo bue.
Ha detto che non avrebbe mai accettato le condizioni dell’ex Troika per un nuovo salvataggio per il quale occorrevano molte decine di miliardi.
Vediamo i principali punti di tale bozza di accordo. Sarà costituito un fondo nel quale far confluire i ricavati delle vendite dei beni pubblici, fra cui banche, porti, aeroporti, società controllate ed altri, fino a un ammontare di 50 miliardi. Parecchi dei beni costituiscono l’argenteria e i gioielli di famiglia, ma quando si è fortemente indebitati il sacrificio è necessario. I greci ci dovevano pensare prima di ridursi sul lastrico.
Ma parecchi dei beni da cedere sono costituiti da società pubbliche, amministrate in modo clientelare ed inefficiente. Il fondo sarà controllato a vista dai tecnici europei, che impediranno ogni distrazione di risorse.
Altra misura importante è adeguare il sistema pensionistico a quello europeo, con l’andata in pensione a 67 anni, eliminando lo sconcio di quelli che sono andati in pensione a cinquantadue. Poi l’aumento consistente dell’Iva, al 23 per cento, superiore di poco a quello italiano del 22 per cento.
Ora, il popolo greco dovrà essere saggio nel capire che i sacrifici servono alla propria rinascita. Auguri!