Peraltro, la Regione ha dato prova d’inefficienza non solo per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento degli Rsu, facendo accumulare alle Ato Spa un deficit di oltre 1,8 mld, non solo ha fallito la sua missione nelle Ato idriche, ma anche non riuscendo a far funzionare la raccolta differenziata nei 390 comuni.
Incompetente anche perché tale raccolta differenziata potrebbe essere superata dagli impianti energetici che nella prima parte della filiera produttiva può procedere alla separazione dei diversi componenti quali plastica, ferro, legno, vetro, umido, ecc.
La Regione è stata incapace anche di formulare una legge che obbligasse tutti i Comuni ad un sistema unificato di raccolta mediante appositi punti dislocati nei quartieri ove i cittadini si sarebbero potuti recare portando i loro rifiuti in sacchetti di diverso colore e pagando in base al peso consegnato. Nei punti di raccolta si sarebbero consegnati ai cittadini altrettanti sacchetti in base alle loro richieste. Per cui la Tari non servirebbe più.
Per le imprese si potevano fare convenzioni con apposite cooperative per la raccolta e la consegna agli stessi punti. Non inventiamo nulla, quello che descriviamo si fa a Milano, a Bolzano, a Parigi.
La seconda e più importante differenza è frazionare il sistema produttivo. è meglio avere dieci impianti che due. Se si guastasse uno dei due, mezza Sicilia riavrebbe il problema. Se si guastasse invece solo uno dei dieci impianti il rischio sarebbe di un decimo.
La soluzione dunque c’è. Abbiamo più volte chiesto a Crocetta, nella qualità, di pubblicare i bandi di evidenza europea in modo da attirare investitori da tutto il mondo, facendogli trovare pronti i luoghi ove costruire tali impianti e cioè, ripetiamo, le aree industriali, anch’esse pronte a rendere disponibili i terreni necessari.
Ovviamente, la procedura di assegnazione dovrebbe essere ridotta all’osso in modo da consentire alla conferenza di servizi di rilasciare tutte le autorizzazioni in 60 giorni.
La soluzione, dunque, è scodellata ancora una volta. Un presidente serio dovrebbe analizzarla a fondo e spiegare ai siciliani le ragioni di un eventuale diniego. Questo farebbe un presidente che sa fare il presidente. Ma non lo sa fare. Che guaio per i siciliani!