Il governo ha sbloccato 7 miliardi per la banda ultralarga in modo da consentire entro il 2020 l’accesso di tutti i cittadini alla rete che viaggia a 50 Mbps. Nello stesso termine, almeno il 50% della popolazione dovrà poter accedere alla rete a 100 Mbps. Lo stanziamento del governo dovrà mettere in moto altri 5 mld da parte dei privati per un ammontare complessivo da spendere fino al 2020 di 12 mld.
Se si riuscirà a mantenere la tabella di marcia, verrà data un’accelerazione formidabile a tutte le attività economiche e anche ai servizi pubblici, perché, anche nel comune più sperduto, vi sarà la rete immateriale che consentirà l’applicazione di tutti i software necessari alle attività pubbliche e private.
Vi è un altro aspetto da evidenziare. Quando tutti, cittadini e imprese, saranno collegati in rete, si trasmetteranno fra loro i dati, effettueranno le procedure esclusivamente in via digitale, notificheranno gli atti esclusivamente per Pec, i processi saranno tutti telematici, insomma, con la fine dell’uso della carta si sarà realizzata una enorme banca dati che consentirà a tutti di rilevare indici e ratios di qualunque attività, in modo che la loro correlazione dia chiare indicazioni.
Anche nei Comuni e nelle Città metropolitane, occorrerà un cambio di mentalità con l’inserimento d’innovazione organizzativa, soprattutto nel corpo dei Vigili urbani che si dovrebbe trasformare da soggetto amorfo, che sta dietro le scrivanie, a uno che invece è attivo e dinamico e controlla tutto il territorio comunale, centimetro per centimetro.
Innovazione e controllo, trasparenza e digitalizzazione, cambio di mentalità di dirigenti e pubblici dipendenti, assunzione di vera responsabilità, diffusione del valore etico del merito, sono gli strumenti per migliorare la qualità della vita di cittadini e imprese.
L’enorme pressione fiscale, ufficiale del 43,4%, ma effettiva di quasi il 60%, rende la vita difficile a tutti. Assurdo è poi che il pagamento sia complicato per renderlo ancora più difficile.
Ai tempi dell’algoritmo è fuori luogo che ancora dipendenti pubblici maneggino carte, carte e carte vessando i cittadini e non servendoli come invece meritano. Non capiscono che la festa (per loro) è finita.