Fari siciliani, una luce verde sul futuro

PALERMO – Si è chiusa la fase della della consultazione pubblica promossa dall’Agenzia del demanio per il Progetto Fari, il piano per la valorizzazione del patrimonio immobiliare che coinvolge turismo, arte, cultura, sviluppo economico e coesione territoriale. Un programma che prevede la promozione dello sviluppo territoriale e sociale in una logica di partenariato pubblico-privato. Sarà sempre l’Agenzia a redigere i bandi di gara utilizzando proprio il materiale raccolto nella fase della consultazione per fissare le procedure di concessione dei fari, i costi di recupero, gli investimenti attesi, la durata e al canone annuo della concessione.
Di questa prima fase faranno parte 11 beni di proprietà dello Stato, tra cui 4 proposti dal ministero della Difesa, che sono stati selezionali per la loro posizione in alcune delle zone turisticamente strategiche. Ben 4 si trovano in Sicilia e sono il faro di punta Cavazzi di Ustica, il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa e il faro di Capo Grosso Levanzo. Non è un caso visto che i beni inclusi nel progetto “rispondono alle esigenze di un turismo alternativo alla ricerca del contatto con l’ambiente, il relax e la cultura, poiché si tratta di spazi che catturano l’immaginazione, situati in luoghi incontaminati e di grande interesse ambientale e paesaggistico”.
Due mesi di consultazione e più di mille email ricevute. La maggioranza dei partecipanti al dibattito, ha spiegato l’Agenzia in una nota, ha visto un futuro green per gli undici fari pubblici che dovrebbero puntare sull’accoglienza con una forte impronta eco-sostenibile. A raccogliere le email la piattaforma web dedicata al progetto: 587 manifestazioni di interesse, 327 richieste di informazioni, 116 proposte e 110 generiche. I partecipanti alla consultazione sono stati 1.030 distribuiti tra persone fisiche (883) ed enti/società (147).
Conclusa la fase di consultazione l’Agenzia ha provveduto alla preparazione di un rapporto conclusivo, sulla base del quale “si figureranno gli scenari di valorizzazione, sui quali orientare i parametri per l’elaborazione dei bandi di gara”. Ultimo passaggio riguarda la pubblicazione dei bandi che saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.
“L’obiettivo – si legge nel progetto di presentazione – è quello di valorizzare questi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile a livello ambientale, come avviene già in Europa, negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. Questi paesi già da tempo hanno sperimentato il modello del lighthouse accommodation: una formula turistica in chiave ‘green’ a sostegno della conoscenza, dello sviluppo e della salvaguardia del territorio”.
Uno degli scopi principali del percorso di valorizzazione del progetto è “sottrarre i fari al degrado in cui versano, avviarli a rigenerazione contribuendo ad attivare le economie locali a beneficio della cittadinanza” arricchendo al contempo il patrimonio pubblico di “strutture rimesse a nuovo e riconsegnate alla comunità”.
Tutte le proposte e le informazioni utili sono disponibili sul sito dell’Agenzia (agenziadeldemanio.it) dal quale è possibile anche scaricare il report delle consultazioni e le altre informazioni utili in attesa della pubblicazione dei bandi.
 

 
Fari aperti  nei prossimi giorni le tappe siciliane
 
PALERMO – Dopo il grande interesse mediatico e di pubblico nei confronti del progetto Fari, l’Agenzia del Demanio ha organizzato, con la preziosa collaborazione del Wwf e del Touring Club Italiano, un mese di visite in questi suggestivi impianti nazionali. Per tutto il mese di settembre sono infatti previste le #OpenLighthouseDays e riguarderanno 7 degli 11 fari inseriti nel progetto, in Sicilia, Campania e Puglia, per tutti coloro che si pre-accreditano attraverso il sito.
“Il pre-accredito – si legge sul sito dell’Agenzia – deve essere effettuato dopo aver preso visione e avere firmato la liberatoria che andrà allegata ed inviata agli indirizzi di posta elettronica indicati nei documenti pubblicati sul sito dell’Agenzia, insieme ad una copia del documento di riconoscimento e ai propri contatti”. Tutti pronti perché si comincia già la prossima settimana con le Egadi, infatti il 7 e l’8 settembre sarà possibile visitare il Faro di Capo Grosso a Levanzo (Tp), il 10 e l’11 settembre il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Pa), l’11 e il 25 settembre il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG), il 15 e il 16 settembre il Faro di Murro di Porco a Siracusa e il Faro di Brucoli ad Augusta (Sr), il 29 settembre il Faro di Capo d’Orso a Maiori (Sa) e il 30 settembre il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Na).
 

 
Scambio tra Agenzia e Comune di Lipari nuova vita anche per il faro di Vulcano
 
PALERMO – Novità anche per il Faro di Vulcano. Proprio ieri è arrivata la comunicazione dell’Agenzia del Demanio che ha dato parere favorevole ad un’importante operazione di “scambio” con il Comune di Lipari. L’accordo riguarda il Faro di Vulcano di proprietà statale e un edificio di proprietà comunale, sede del Comando dei Carabinieri, e per cui lo Stato paga un canone di affitto.

“In particolare – si legge nella nota diffusa dall’Agenzia –, l’amministrazione comunale otterrà la locazione gratuita del Faro di Vulcano nel quale, con importanti opere di ristrutturazione, realizzerà un museo; mentre il Comando dei Carabinieri continuerà ad utilizzare gratuitamente per 12 anni l’immobile comunale”. In questo modo sembrano guadagnarci tutti perché l’operazione consentirà  di “chiudere la locazione passiva a carico dello Stato con un significativo risparmio di spesa pubblica e, al tempo stesso, di valorizzare e rifunzionalizzare il faro che ritornerà ad essere fruibile da parte della cittadinanza”.

Un passaggio che si ricollega alla grande operazione di valorizzazione dei fari nazionali e una “testimonianza della forte collaborazione tra le istituzioni centrali e locali e di una politica di recupero e valorizzazione dei beni pubblici non più utilizzati”.