Bisogna ricordarsi che le future generazioni sono composte anche da immigrati nati in Italia o che risiedono nel nostro Paese da moltissimo tempo e magari hanno acquisito la nazionalità italiana.
Dunque, grande, immensa responsabilità degli insegnanti. Quando continuano a lamentarsi perché non vorrebbero andare in un altro posto di lavoro, danno un pessimo esempio, soprattutto ai giovani, dell’incapacità di fare i sacrifici necessari per conquistarsi un lavoro e mantenerlo con onore e dignità, in modo da produrre risultati positivi.
Un lavoro che non produca risultati è a perdere, inutile, si trasforma in una rendita di posizione di soggetti asociali, che non hanno capito come il benessere della Comunità debba essere posto al di sopra di ogni interesse personale.
Anche la questione degli immigrati è un vulnus della nostra Comunità nazionale. Non perché non si debbano accogliere, anche salvandoli in mare aperto, ma perché non si applica la legge che impone la loro identificazione in 30 giorni per valutare in via definitiva se l’istante è meritevole di accoglimento o va rimpatriato.
Bisogna dire con chiarezza e senza tentennamenti: senza sacrifici niente risultati. Alla fine di ogni percorso lavorativo è solo il risultato che misura la capacità e la moralità di chi ha lavorato. è inutile girarci intorno, i fannulloni vanno emarginati, chi non è disposto a lavorare di notte o nei giorni festivi, come fanno ferrovieri, personale sanitario, Forze dell’ordine e, nelle imprese, chi lavora nei turni di sabato e di domenica, non può accreditarsi della denominazione fondamentale di cittadino, che non è colui che abita in una città ma chi appartiene ad uno Stato ed è soggetto a particolari doveri, oltre che godere di determinati diritti.
L’Italia è stata bloccata con la cosiddetta rivoluzione del ‘68, quando furono tagliati i valori di Merito e Responsabilità. Su questa scia i sindacati conservatori hanno fatto firmare contratti che hanno livellato le mansioni, anche qui tagliando Merito e Responsabilità.
Ora la svolta: sacrifici per lavorare e raggiungere i risultati.