Sicilia in agonia, Crocetta a casa

PALERMO – “Volevamo fare la rivoluzione, ma siamo al centro di un’involuzione politica, etica e morale” con queste parole Fabrizio Ferrandelli lo scorso 19 luglio ha presentato la sua lettera di dimissioni all’Ars, invitando i suoi colleghi del Partito democratico a fare altrettanto in modo da mandare Crocetta a casa costringendolo alle dimissioni. Ma nessuno lo ha seguito, nonostante la Sicilia affondi sempre di più.
I dieci punti renziani per la Sicilia, individuati e resi noti dal suo luogotenente in Sicilia, Davide Faraone, a gennaio 2014, sono stati quasi del tutto ignorati, dalla burocrazia “zero” all’agroenergia alla valorizzazione dei gioielli dell’Isola. La Sicilia è di fatto commissariata e ancora deve presentare a Roma il suo piano per la riduzione della spesa pubblica. Insomma è giunta l’ora che Crocetta vada a casa.