Con doggy bag un freno agli sprechi

PALERMO – “Combattere lo spreco alimentare è tra gli obiettivi che ci siamo posti al Cluster Bio-Mediterraneo – ha detto Dario Cartabellotta, responsabile unico per la Regione Siciliana – dove ogni giorno reinventiamo e utilizziamo tutti i cibi che abbiamo a disposizione. Penso che incrementare l’utilizzo dei doggy bag per portare a casa, senza alcuna vergogna, gli avanzi dei propri pasti consumati al ristorante o in mensa, peraltro già consuetudine in molti Paesi europei e negli Usa, sia un’ottima base di partenza per un consumo controllato e misurato del cibo”.
Sulla stessa scia Marcello Trapani, amministratore unico Tecnobox, che ha aggiunto: “Compito delle aziende che operano a supporto del comparto alimentare è realizzare dei prodotti che sappiano coniugare praticità e stili di vita sostenibili. La vetrina offertaci dal Cluster Bio-Mediterraneo ad Expo, per lanciare la campagna di sensibilizzazione ‘Attenzione allo spreco’, è un’importante occasione per ribadire quanto sia sbagliato buttare il cibo nella spazzatura.
Ed, inoltre, che non può e non deve essere imbarazzante portarsi a casa gli avanzi non consumati al ristorante”.
Con la diffusione dei doggy bag si punta quindi a ridurre lo spreco di cibo, soprattutto negli esercizi pubblici.
Un progetto “sposato” anche dalla facoltà di Architettura dell’Università di Palermo: 5 allievi architetti del laboratorio di disegno industriale, sotto la supervisione di esperti del settore, hanno infatti ideato altrettanti doggy bag per la Tecnobox di Carini.
Gli studenti, coordinati dal professor Dario Russo, hanno progettato dei food-pack di forme e design diversi, che rispondono anche all’esigenza di conservare il cibo in un contenitore termicamente ermetico, ergonomico e flessibile.
I doggy bag sono stati prodotti dalla Tecnobox in Air-Box, un materiale brevettato a livello mondiale, riciclabile al 100%, adatto sia per cibi umidi che secchi.
“Partendo dai vincoli tecnico-produttivi e funzionali imposti dall’azienda – ha spiegato il professor Russo – il lavoro fatto dagli studenti del laboratorio di disegno industriale è stato quello di curare la configurazione del doggy bag, ovvero ciò che permette una fruizione ottimale sia per il ristoratore sia per il cliente. In più, ci siamo occupati della comunicazione integrata al prodotto, in modo tale da valorizzare anche l’aspetto concettuale del design”.
La campagna di sensibilizzazione prevede pure il coinvolgimento di un ampio gruppo di food blogger, ai quali verranno omaggiati dei doggy bag.
 
Tramite l’hashtag #attenzioneallospreco, saranno poi divulgate sui social network tutti i post che riguardano l’utilizzo di questi particolari contenitori. Foto e testi pubblicati sul web inerenti all’argomento saranno “rilanciati” su vari canali social per cercare di diffondere, oltre alla passione per la buona cucina, anche il tema della lotta contro lo spreco del cibo.