Sicilia, nuova infornata di corsi inutili

Cercasi disperatamente addetti specializzati in agricoltura, nell’edilizia e nel commercio. Invece la Sicilia come risponde? Al suo solito deprimente modo, cioè continuando a sfornare “operatori del benessere”, vale a dire parrucchieri ed estetisti. Un triste primato, evidenziato dall’ultimo rapporto Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) sul diritto dovere all’istruzione e formazione che ancora una volta vede la Sicilia e la sua macchina “tritatutto” della formazione professionale in “vetrina” rispetto al resto d’Italia.
Questa volta a salire sul banco degli imputati è l’Iefp, vale a dire la misura dell’istruzione e formazione professionale post diploma delle scuole medie. Si può dire quindi la più delicata delle misure formative perché questa, più di altre, dà l’input al giovane a rischio dispersione (abbraccia i ragazzi dai 14 ai 18 anni che vogliono affacciarsi concretamente nel mondo del lavoro).