Partecipate Regione siciliana fuori controllo

PALERMO – “Non è accettabile che la Regione sostenga finanziariamente società, di cui è l’unico socio o quello di maggioranza, tollerando le ripetute omissioni degli organi di amministrazione nel rispondere alle richieste della Ragioneria generale e le gravi violazioni di legge nella gestione e assunzione del personale; una simile condotta è contraria alle logiche della buona amministrazione, della trasparenza e dell’efficienza”. Così la Corte dei Conti a luglio 2015 alla Regione. E dire che non era ancora stato rilevato quello che è emerso negli ultimi giorni, cioè che addirittura i componenti dei cda e i revisori delle società continuavano a ricevere compensi, quando invece la legge finanziaria del 2012 aveva fissato la gratuità dei suddetti incarichi.
Entro il 31 marzo 2016 occorre presentare il piano di razionalizzazione delle partecipate, non c’è più tempo da perdere.