MODICA (RG) – Un progetto che vede la realizzazione del primo albergo etico della Sicilia. “La Casa di Toti nasce da un sogno di una mamma” come spiega Maria Sigona, impiegata presso un’azienda farmaceutica e mamma di Toti, un sedicenne che soffre di un disturbo psichico. Diventerà una Comunità residenziale per disabili a Modica (
www.lacasaditoti.org), dove in una dimora della fine del ‘700 si cercherà di coniugare integrazione sociale e occupazionale “cercando di ribaltare il concetto di assistenza al disabile” – come precisa la signora Sigona – “che da fruitore del servizio, assistito da tutor specializzati, avrà l’impressione di esserne il gestore”. La Comunità residenziale accoglierà sette ragazzi maggiorenni con varie e lievi disabilità: “in una dimora che già accoglie turisti provenienti da tutto il mondo in formula “Casa vacanze”, noi genitori di Toti abbiamo costituito una Onlus pensando di offrire a questi ragazzi la sensazione di essere impegnati nella gestione dell’albergo etico, occupandoli e gratificandoli. L’albergo etico ha come obiettivo principale quello di offrire servizi utili ad accogliere un turista solidale e rendere ottimale il suo soggiorno a Modica e precisamente in campagna, tra ulivi e carrubi. Si rivolge ad una domanda di turismo globale, non solo disabili…ma aperto a tutti”.
“Abbiamo fondato la ‘Casa di Toti Onlus’ da circa un anno, grazie ad un notaio dal cuore grande di Trecastagni. Abbiamo dato il via ai primi fundraising tramite eventi solidali e lo scorso mese è stato presentato il progetto della Comunità residenziale grazie ad uno studio tecnico di Trecastagni e uno di Modica, tutto no profit. Attendiamo la concessione edilizia per costruire la Comunità su 300 mq in un campo da calcetto a Modica, nel terreno di famiglia con le vetrate ‘infrangibili’, dalle quali si ammira un panorama stupendo sulla vallata dove alberi di ulivo e carrube regnano sovrani. Intendiamo inoltre costruire all’interno tanti spazi grandi e sicuri, nonché svariati laboratori occupazionali. Tutto questo per ragazzi speciali”.
“Nel frattempo, per impegnare molti ragazzi come Toti, la mia Onlus ha organizzato dei laboratori creativi e occupazionali pomeridiani, come il ‘Palcoscenico Calle Calle’, aperti a ragazzi speciali e non, gestiti da professionisti, da volontari e da tirocinanti dell’Università di Catania. Tutto ciò è stato possibile grazie al Comune di Trecastagni, che ci ha offerto i locali, e alle famiglie che contribuiscono volontariamente ogni mese”.
Tanti progetti, tanto coraggio e tanta voglia di aiutare chi, come Toti, vuole impegnarsi in attività creative e riabilitative: l’associazione “La Casa di Toti Onlus” si propone dunque di attivare uno spazio adeguato volto al miglioramento della qualità della vita dei giovani disabili e delle loro famiglie. Nello specifico organizzando per gli utenti disabili attività con l’obiettivo di valorizzare le risorse esistenti e far emergere nuove capacità di tipo cognitivo, relazionale ed emotivo in grado di rendere il disabile quanto più autonomo e integrato. Ma anche i genitori non vengono lasciati soli: “Per le famiglie offrire sollievo e adeguati spazi di ascolto per il supporto, la prevenzione e l’informazione relativa a tutte le problematiche emergenti”. Tanti i laboratori proposti: c’è quello di falegnameria, di cucina, di pittura, quello fotografico, teatrale, musicale, pet therapy e ortoterapy, ma anche mostre fotografiche, mercatini solidali ed eventi musicale. “Di case di Toti al mondo ne dovrebbero nascere tante e solo così daremo un senso al loro futuro”, conclude la signora Sigona.