PALERMO – Dopo quasi otto mesi di paralisi, finalmente da oggi si torna (quasi) alla normalità. È stata inaugurata ieri la bretella stradale di collegamento per superare il tratto del viadotto Himera sull’A19 Palermo-Catania, oggetto del famigerato crollo dello scorso 10 aprile. L’opera è stata presentata in videoconferenza dalla Prefettura di Palermo, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, del presidente della Regione Rosario Crocetta, del capo del Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio, del presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e dal commissario delegato per l’emergenza Himera Marco Guardabassi.
La bretella, collegamento provvisorio utile ad accorciare di poco più di 40 minuti il tempo di percorrenza nella A19, ha una lunghezza di 2 chilometri, comprendente l’adeguamento dell’attuale viabilità, tra cui la Sp24, dallo svincolo di Scillato sino al viadotto, con la costruzione di una rampa di accesso all’autostrada.
L’opera, i cui lavori sono iniziati lo scorso 7 agosto dopo la dichiarazione dello stato di emergenza del 18 maggio e le gare indette il 20 luglio, ha avuto un costo di 5,7 mln, rispettando il cronoprogramma previsto di tre mesi, e la riapertura al traffico dopo il collaudo, avvenuta ieri.
Naturalmente i lavori nella Palermo-Catania non finiscono qui e dal 10 ottobre si sta lavorando per la realizzazione del nuovo viadotto Himera, a partire dalla demolizione delle sei campate danneggiate dalla frana, operazione che si concluderà entro dicembre. L’intervento avrà un costo di 2,3 mln di euro e fa parte dell’ambito di riqualificazione di tutta l’autostrada per la quale sono previsti investimenti per 842 mln.
“È stato fatto uno sforzo per un’opera simbolica – ha detto Delrio – non è certo un’opera straordinaria. Rappresentava il fallimento della presenza nostra e della politica in Sicilia. Si è presa la decisione di fare in fretta, ma con procedura ordinarie e in trasparenza: non esistono scorciatoie, esistono le procedure di legge. Abbiamo chiesto pazienza – ha aggiunto – abbiamo corso e alla fine ce l’abbiamo fatta. È un paese che ce la può fare, ma non deve farlo solo nelle emergenza. Con Armani abbiamo stilato un programma quinquennale da 20 miliardi di euro per migliorare la rete autostradale italiana, e il 70 per cento di questi fondi sono destinati alla manutenzione e per terminare le incompiute. Gran parte di queste risorse, 12,8 mld, verranno destinate al Sud”.
Anche Crocetta può finalmente esultare. “Sono mesi – ha detto il governatore siciliano – che lavoriamo insieme e oggi diciamo basta alla Sicilia delle emergenze e diamo spazio alla Sicilia che ricostruisce. È stato un anno terribile dal punto di vista meteorologico, incompatibile con la struttura del territorio siciliano e l’incuria di anni e anni di cui questo territorio è stato vittima. Dobbiamo cominciare a cambiare passo ed evitare gli errori del passato. Abbiamo bisogno di un nuovo patto istituzionale che metta al centro la fedeltà amministrativa, poi ognuno può fare il fai da te, assumendosi le sue responsabilità e subendone la conseguenze. Occorre proseguire il monitoraggio, prevenendo il dissesto idrogeologico, salvaguardando il territorio e la sua bellezza. Dobbiamo creare un livello accettabile della viabilità interna e sarà questa la priorità del Patto per la Sicilia. Dobbiamo riparare ai danni, ma soprattutto dobbiamo fare prevenzione. Sono convinto – ha concluso Crocetta – che nei prossimi due anni riusciremo a svoltare”.
Per il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani ci vorranno almeno due anni per realizzare il nuovo viadotto Himera. “Ho cambiato 15 capi-dipartimento su 19 – ha aggiunto Armani – e ci saranno altri cambi e innesti anche di esperti che proverranno da fuori. Cambiando i dirigenti cambiano anche gli staff”.
“Da oggi le autolinee di trasporto pubblico locale riprendono il regolare percorso e ritornano ad essere competitivi. Dopo 7 mesi sono terminati i disagi per i passeggeri e le aziende di trasporto che hanno subito danni ingenti”, ha sottolineato Antonio Graffagnini, presidente di Anav Sicilia, l’associazione che raggruppa nell’Isola oltre 70 aziende di settore.
Dopo l’interruzione anche i Minuetti tornano a collegare le due città
PALERMO – Sono tornati a correre, ieri, i 14 treni che collegano Palermo con Catania in 2 ore e 47 minuti. Lo ha reso noto la società Ferrovie dello Stato, sottolineando che “un mese dopo i rallentamenti e le interruzioni sulla linea, causate dai devastanti effetti del maltempo, i siciliani possono di nuovo contare su un servizio ferroviario efficace, rapido, confortevole e conveniente”. “I 14 treni Minuetto che ogni giorno fanno la spola tra i due capoluoghi hanno riscosso, nei mesi scorsi – si legge in una nota della società -, un crescente gradimento da parte dei viaggiatori. In alcune giornate sono stati ampiamente superati i 3.000 passeggeri. Il nuovo orario, in vigore dal prossimo 13 dicembre, confermerà l’attuale offerta”, conclude la nota.